Inutile dare valutazioni personali sull'esito del concorso e sui film che avremmo voluto veder premiati a Venezia 65, Mickey Rourke in The Wrestler è letteralmente un'idea di cinema incarnata e rappresenta perfettamente la trasversalità di un palinsesto ricco la cui identità non si esaurisce certamente con i risultati del concorso. La mostra diretta da Marco Muller regge benissimo e rimane assolutamente convincente nell'assemblare un numero elevato di film di ottimo livello attraverso tutte le sezioni. Se c'è una frattura, un buco nero, questo dovrebbe esser rintracciato altrove, fuori da Venezia e direttamente nel funzionamento dell'apparato distributivo Italiano, anche in questo caso è inutile far la lista dei film che ancora non hanno una distribuzione ufficiale nel nostro paese ed è altrettanto inutile ribadire un'imbarazzante discrepanza tra la fisiologia del nostro mercato distributivo e quello internazionale; per fortuna c'è Venezia. Per tutta la prossima settimana Indie-eye / Straneillusioni continuerà a pubblicare recensioni e approfondimenti in tutte le sezioni trasversali al portale (nuove illusioni, colonne sonore, strana illusione etc.) sui film visti alla mostra e di cui ancora non abbiamo parlato , nel frattempo, questa è una lista "improvvisa" di quelli che ci sono piaciuti di più........

Ne "Il seme della discordia" emergono frammenti di recitazione pasoliniana, boutade popolaresche, deformazioni del tessuto urbano in una bellissima restituzione immaginifica e fantascientifica di Napoli, citazioni e brandelli di cinema colto e cinema "basso" presi a ceffoni con furia iconoclasta. Corsicato infierisce sul corpo della fiction di situazione made in Italy e reitera posture, dialoghi, relitti di televisione, in un pezzo di cinema estremo.

The Wrestler di Darren Aronofsky, visto a venezia 65 nella sezione in concorso

C'è un'analogia potente e per certi versi inaccettabile per uno spettatore politicamente corretto, comunque guidato dalla propria sensibilità politico-visiva, tra l'ultimo film di Katherine Bigelow e The Sky Crawlers di Mamoru Oshii, entrambi in concorso a Venezia 65; ed è quella di uno sguardo "nella" guerra oltre la morale del pacifismo, un iper-realismo estremo che osserva un organismo mentale e biologico all'interno dello stesso processo di formazione dello sguardo soggettivo.....

Gli sfondi, si potrebbe partire da questa riduzione o al contrario, amplificazione del tratto per azzardare uno sguardo sdoppiato sugli ultimi due capolavori di Hayao Miyazaki e Mamoru Oshii.....Michele Faggi Su The Sky Crawlers e Ponyo on the cliff By the sea

Rachel Getting Married è un film potente e fisico come non se ne vedevano da anni nel cinema Americano; Demme, coadiuvato dalla splendida fotografia di Declan Quinn, tra video, televisione e formati ridotti, sta incollato agli attori e ai loro sentimenti come un entomologo, scatenando una splendida Anne Hataway nell'immagine commovente della (nostra) schizofrenia affettiva e servendosi della forza contradditoria di un home movie capace di cogliere ciò che non vorremmo rivedere o semplicemente riconoscere..

Tenete d'occhio la sezione Re-view in questi giorni, sono presenti i resoconti degli incontri tra gli autori e la stampa a venezia 65

Incontro tra Agnès Varda e la stampa in occasione della presentazione a Venezia 65 del suo ultimo Les Plages d'Agnes, per il quale ha ottenuto il premio "Glory to the filmaker award"