Massimo Zamboni, chitarrista e co-fondatore dei CCCP Fedeli alla Linea, poi CSI, a quindici anni dallo scioglimento della storica band post-punk italiana riunisce i compagni di un tempo
Cinque detenuti in licenza di otto giorni, dopo anni di galera nel penitenziario dell’isola di Imrali, viaggiano a lungo verso le loro case. Yol é la strada, sulla strada l’uomo incontra l’altro uomo, ma può anche perderlo e perdersi. Yol, il capolavoro di Yilmaz Güney domani, domenica 12 aprile alle ore 11:00 al Cinema Stensen per Middle East Now. Yol sarà proiettato alla presenza di Donat Keusch, possessore dei diritti del film, e del regista curdo Shawkat Amin Korki. Leggi l'approfondimento di Paola Di Giuseppe
Con Wild dimentichiamo che Vallée è lo stesso regista dell’ottimo Dallas Buyers Club. La metamorfosi dell’attore, la sua fusione con il personaggio, lì perfetta, qui lascia, nella post-visione, una bella bionda piena di graffi e lividi che si aggira into the wild senza troppa convinzione.
Dopo Sette anni in Tibet e L’Orso, Annaud affronta in Mongolia un tema dal forte impatto socio-politico che nella prospettiva ambientalista meritava di guadagnare un risalto ancora maggiore. Il risultato non sembra però all’altezza delle attese, troppo poco mordente, spettacolarità e stereotipi in eccesso.
Dopo averci condotto lungo il secolo, un capitolo dopo l’altro, alle soglie del terzo millennio, Reitz si volta indietro a guardare lontano, quando si andava in calesse e la fame imbarcava povera gente su bastimenti “pe' terr' assai luntane…” Arriva in sala "L'altra Heimat, cronaca di un sogno", dal 31 marzo al 1 aprile
Campione d’incassi in Francia, La famiglia Bélier è un canoro racconto di formazione che alle doti vocali della protagonista affida tutta la sua gremita e traballante macchina narrativa.
Primo studio pubblicato in Italia sul regista ungherese da Bébert Edizioni e scritto da Marco Grosoli. Monografia dalla struttura agile, condotta con competenza e chiarezza di argomentazioni critiche, è una puntualizzazione importante sulla filmografia completa di Béla Tarr dopo l’abbandono definitivo della sua attività di regista.
Dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità, sintesi di esperienze compiute in più ambiti (teatro, musica, letteratura, architettura), classico mai superato da tempi e mode che continua a dire tutto quel che ha da dire con freschezza inalterata, Metropolis torna sul grande schermo il 16 marzo 2015 nella versione originale, restaurata e più completa tra quelle esistenti