The Iron Lady non ha la consistenza del biopic ne può essere considerata una potente allegoria sul potere e sui suoi nefasti effetti; la recensione di Paola Di Giuseppe...
E’ la relazione di un Confortorio, pubblicata in Anonimo Religioso, La giustizia degli Ebrei, ed.Carocci 1987, questa che Benvenuti mette in scena, corredata dalle ricerche di Simona Foà sugli ebrei della Roma settecentesca e papalina.
C’è, in Nuit et brouillard, la dichiarazione dello scacco dell’uomo, incapace di andare oltre la superficie di quelle immagini usurate dallo sguardo e trasformate in musei. Eppure quelle immagini sono tutto quel che resta per pensare a notti e giorni di paura, fame, freddo e morte.
Az örvény è una sezione da Private Hungary, monumentale video-opera fatta di film nati dal montaggio di pellicole amatoriali e filmini appartenenti ad alcune famiglie magiare di origine ebraica.
Elle s'appelait Sarah porta sullo schermo il romanzo di Tatiana de Rosnay e lo fa con la precisa volontà di colpire il pubblico, Gilles Paquet-Brenner non risparmia coups de thêatre per creare emozioni e lacrime, con la fatale tendenza al bozzettismo del prodotto d’intrattenimento cinematografico privo di sicuro senso storico