domenica, Novembre 17, 2024

Paola Di Giuseppe

Paola di Giuseppe ha compiuto studi classici e si occupa di cinema scrivendo per questo e altri siti on line.
Advertismentspot_img

The Iron Lady di Phyllida Lloyd (Gran Bretagna, 2011)

The Iron Lady non ha la consistenza del biopic ne può essere considerata una potente allegoria sul potere e sui suoi nefasti effetti; la recensione di Paola Di Giuseppe...

La passeggera di Andrzej Munk (Pasazerka – Polonia, 1963): recensione

Pasazerka, note sul capolavoro incompiuto di Andrzej Munk

Confortorio di Paolo Benvenuti: recensione

E’ la relazione di un Confortorio, pubblicata in Anonimo Religioso, La giustizia degli Ebrei, ed.Carocci 1987, questa che Benvenuti mette in scena, corredata dalle ricerche di Simona Foà sugli ebrei della Roma settecentesca e papalina.

Notte e nebbia di Alain Resnais: recensione

C’è, in Nuit et brouillard, la dichiarazione dello scacco dell’uomo, incapace di andare oltre la superficie di quelle  immagini usurate dallo sguardo e trasformate in musei. Eppure quelle immagini sono tutto quel che resta per pensare a notti e giorni di paura, fame, freddo e morte.

A Film Unfinished di Yael Hersonski: recensione

A Film Unfinished di Yael Hersonski

Il vortice di Péter Forgács (Ungheria, 1996): recensione

Az örvény è una sezione da Private Hungary, monumentale video-opera fatta di film nati dal montaggio di pellicole amatoriali e filmini appartenenti ad alcune famiglie magiare di origine ebraica.

La Chiave di Sarah di Gilles Paquet-Brenner: la recensione

Elle s'appelait Sarah porta sullo schermo il romanzo di Tatiana de Rosnay e lo fa con la precisa volontà di colpire il pubblico, Gilles Paquet-Brenner non risparmia coups de thêatre per creare emozioni e lacrime, con la fatale tendenza al bozzettismo del prodotto d’intrattenimento cinematografico privo di sicuro senso storico

Paola Di Giuseppe

Paola di Giuseppe ha compiuto studi classici e si occupa di cinema scrivendo per questo e altri siti on line.
spot_img