Claude Lanzmann, regista, filosofo e scrittore (ha diretto con Jean Paul Sartre la rivista Les temps modernes), è riuscito in un’impresa titanica durata undici anni, restituire alle parole tutta la loro carica dirompente di scandalo della sopravvivenza. Ha fatto parlare tedeschi e polacchi, superstiti dei Sonderkommando e vecchie SS a riposo, alcune fra le vittime sopravvissute, ma soprattutto ha collocato tutti nel loro presente, abolendo la distanza con quel passato definito “rappresentazione impossibile” e “buco nero dell’ermeneutica”.
Distribuito in formato digitale in Inghilterra, Germania e Stati Uniti il nuovo film di David Mackenzie presentato al Sundance 2011 è ancora Inedito in Italia. Perfect Sense sfugge ad una collocazione di genere univoca; la recensione di Paola Di Giuseppe...
"Viviamo in una società che ti propone tutti i giorni dei modelli vincenti, che riescono nella vita e nel lavoro, che sono belli e giovani, ma tutto questo finisce con lo schiacciarci. E questo volevo raccontare anche nel film, ma in modo leggero, così da infondere fiducia nel pubblico”, ha detto Jeanne-Pierre Améris, che è partito dalla sua lunga esperienza personale di emotivo anonimo. Da domani nelle sale italiane "Emotivi anonimi", la recensione di Paola Di Giuseppe...
>Premio alla Carriera al 29mo Festival di Torino ad Aki Kaurismaki, questo poeta del norda capace di parlare di miseria, emarginazione e solitudine col tocco lieve delle favole e la malinconia delle cose vere; nelle sale Italiane in questi giorni il suo ultimo film Miracolo a Le Havre; "Un vaso in piedi non esiste, bisogna che cada per dimostrare che é stabile" diceva Chagall, questo è anche l'irrealismo o il realismo fantastico dell'ultimo Aki Kaurismaki, la recensione di Paola Di Giuseppe...
The Turin Horse, uno degli approfondimenti dedicati alla filmografia essenziale di Béla Tarr, dove è possibile leggere articoli su Dannazione, Satantango, Le armonie di Werckmeister, The Man From London
Uno speciale che approfondisce la filmografia essenziale di Bela Tarr; The Man From London; il senso straniante di un limite verso cui l’uomo si spinge alla ricerca di un varco, quell’esserne ricacciati inesorabilmente indietro
Uno speciale che approfondisce la filmografia essenziale di Bela Tarr; Le armonie di Werckmeister; quello che manca all’uomo è la capacità di connessione solidale con l’altro uomo, è questo il segno di un’Apocalisse annunciata già al suo primo apparire sulla terra