Un’odissea tutta al femminile, ma senza ritorno, quella di Lina, alla scoperta della vita senza paura, fra gioia e tristezza, amore e delusione, e soprattutto voglia di farcela. Parisienne, il bellissimo film della regista libanese Danielle Arbid è mutevole come il suono della vita. Domani 6 aprile a Firenze al Middle East Now! La recensione
Uno sguardo diverso, controcorrente, affidato alla musica e allo sguardo di Aboukabar Cissoko,migrante tornato in Africa per aiutare il suo popolo a capire che “vivere africano, oggi, è il solo modo di vivere liberi e degni”.
Nella periferia torva e irriconoscibile di una Istanbul priva dei suoi minareti e del suo mare spumeggiante, abita la tristezza di un popolo sconfitto che ha perso la saggezza dei vecchi e non ha più la speranza dei giovani, il popolo curdo senza patria e senza lingua. La canzone perduta di Erol Mintas, in sala dal 24 marzo
Paola Di Giuseppe parla dell'omaggio a Chantal Akerman che Sguardi Altrove, il festival più importante dedicato al cinema delle donne, in programma in questi giorni, dedica alla grande regista scomparsa nell'ottobre del 2015
Un film mancato proprio lì dove il suo statuto epistemologico di prodotto cinematografico imporrebbe, nella compattezza. Spezzato a metà, funziona molto bene nella prima, perde ritmo e misura nella seconda.