Simone Aglan-Buttazzi è nato a Bologna nel 1976. Vive in Germania. Dal 2002 lavora in campo editoriale come traduttore (dal tedesco e dall'inglese). Studia polonistica alla Humboldt. Ha un blog intitolato Orecchie trovate nei prati
Un documentario mal fatto non meriterebbe una recensione, dal momento che il silenzio è spesso la migliore stroncatura. Detto questo, è interessante studiare il caso di Out in Ost-Berlin per una serie di motivi. Il primo e il più importante dei quali è il legame sotterraneo con un documentario molto simile presentato l’anno scorso (non cinque, o dieci anni fa: l’anno scorso) nella medesima sezione della Berlinale. Stiamo parlando dell’ottimo Unter Männern di Markus Stein e Ringo Rosener, che come suggerisce il titolo affronta l’omosessualità – solo maschile – ai tempi di Ulbricht e Honecker.
Salto di sezione, da Forum a Panorama, per uno dei più influenti documentaristi francesi. Nel 2010 a presentato alla Berlinale il lungometraggio Nénette e dopo un corto torna in Prussia con un nuovo progetto parigino, anche se diffuso on the air in tutto il mondo. La casa della radio è infatti l’enorme edificio circolare sito al 116 dell’Avenue du Président Kennedy, nel sedicesimo arrondissement, sede di Radio France, il servizio pubblico radiofonico francese
Sarebbe bastata la prima immagine per rappresentare plasticamente la condizione in cui versa Jafar Panahi, condannato nel 2010 a sei anni di reclusione e a venti durante i quali non può né fare il suo lavoro – il cinema – né lasciare la Repubblica Islamica governata da Ahmadinejad. Sarebbe bastato fare di Pardé un Kammerspiel elementare e allucinante sulla condizione dei cani in Iran, quale è il film per i suoi primi venti minuti di durata. Poi le cose si complicano. Pardè in concorso a Berlino 63, la recensione di Simone Buttazzi...
Due mondi entrano in collisione su una strada poco lontana da Bucarest: quello dei ricchi, come l’inetto figlio di mammà Barbu (Bogdan Dumitrace) e quello dei poveri in canna, dei proletari, a Berlino 63 in concorso Poziţia copilului (Child’s Pose) del Rumeno Călin Peter Netzer. La Recensione di Simone Buttazzi...
Scolastico, poco più che scolastico questo documentario incentrato sulla figura di Roland Klick, classe 1939, maverick riottoso del cinema tedesco anni Sessanta, Settanta e (in tono minore) Ottanta. Scolastico per come riassume la sua filmografia omettendo ben tre lungometraggi tra cui l’ultimo, datato 1989, e finendo per battere tasti arcinoti alle orecchie di chi, Klick, lo conosce già, la recensione di Simone Butazzi...
Simone Aglan-Buttazzi è nato a Bologna nel 1976. Vive in Germania. Dal 2002 lavora in campo editoriale come traduttore (dal tedesco e dall'inglese). Studia polonistica alla Humboldt. Ha un blog intitolato Orecchie trovate nei prati