Simone Aglan-Buttazzi è nato a Bologna nel 1976. Vive in Germania. Dal 2002 lavora in campo editoriale come traduttore (dal tedesco e dall'inglese). Studia polonistica alla Humboldt. Ha un blog intitolato Orecchie trovate nei prati
Per il suo esordio nel lungometraggio di finzione, il regista nativo del Nordreno Westfalia nonché berlinese di adozione Stephan Lacant ha scelto una storia frocia. L’ha scritta insieme a Karsten Dehlem e l’ha girata in quel di Ludwigsburg, in Baden-Württemberg, con capitali svevi.
Eccolo, l’ultimo spicchio della trilogia paradisiaco-pulsionale di Ulrich Seidl dopo l’Amore passato a Cannes e la Fede in concorso a Venezia. Un’attenta distribuzione festivaliera della propria opera che ricorda i tre colori di Kieślowski apparsi a cavallo del 1994 tra Venezia, Berlino e Cannes; Paradies - Hoffnung (Paradise - Hope) in concorso a Berlino 63, la recensione di Simone Buttazzi...
La nuova idea di Francesco D'Isa che va a punzecchiare il cuore classista e plutocratico del mercato dell’arte è un'idea d'arte al trancio, sliced art, ce ne parla Simone Buttazzi...
Il documentario di Markus Stein e Ringo Rösener tenta di offrire una risposta più articolata alla domanda “come si viveva, da uomini gay, sotto la DDR?”.
Con La chispa de la vida, Álex de la Iglesia si confronta con i capisaldi del cinema che disseziona il meccanismo crudele della società dello spettacolo – Asso nella manica, 1952, di Billy Wilder, o Quinto potere, 1975, di Sidney Lumet – e lo fa con la salutare sfrontatezza che lo contraddistingue,
Simone Aglan-Buttazzi è nato a Bologna nel 1976. Vive in Germania. Dal 2002 lavora in campo editoriale come traduttore (dal tedesco e dall'inglese). Studia polonistica alla Humboldt. Ha un blog intitolato Orecchie trovate nei prati