Sono nove in tutto i film della 28ma settimana internazionale della critica, due eventi speciali d’apertura e chiusura e sette film in concorso di cui uno ancora in attesa di essere annunciato. I film del concorso della SIC concorreranno a due premi principali; quello del pubblico RaroVideo – 28ma SIC di Venezia, del valore di 5.000 euro e il Leone del Futuro, Premio Venezia Opera Prima “Luigi de Laurentiis” insieme a tutte le opere prime presenti nelle sezioni competitive della mostra, il premio mette a disposizione 100.ooo dollari grazie a Filmauro e Aurelio e Luigi De Laurentiis, divisi in parti uguali tra regista e produttore.
Per Francesco di Pace, delegato generale della SIC la scommessa è quella di “aver allestito anche quest’anno un programma in grado di suscitare interesse e piacere, portando alla giusta attenzione piccoli film e giovani autori bisognosi di una visibilità che solo una sezione di opere prime inserita in grande festival può garantir loro”
Al di là di questo, le connessioni tra i diversi titoli, sono numerose, dalla dinamica complessa degli affatti, che mette insieme il primo film del Goriziano Matteo Oleotto intitolato Zoran, il mio nipote Scemo, unico film italiano presente in concorso, con Razredni sovražnik (Nemico di classe) di Rok Biček, che condivide con ilprecedente parte del territorio di appartenenza, la Slovenia, e che fa slittare il tema degli affetti in un più complesso macrocosmo educativo, lo stesso in un certo senso del film dell’artista concettuale Svedese Anna Odell intitolato Återträffen (La riunione) dove un incontro tra ex compagni di classe diventa occasione per un’esperimento intimo, relazionale e anche sul testo stesso del film. E ancora il film cileno prodotto dai due fratelli Larraìn, Las niñas Quispe (Le ragazze Quispe) diretto da Sebastián Sepúlveda, dove ambiente e isolamento creano un legame inscindibile con la mutazione interiore dei personaggi. Scollamento sociale che è presente anche nel durissimo White Shadow (Ombra bianca) di Noaz Deshe, ambientato in Tanzania e che vede Ryan Gosling come produttore esecutivo.
L’Armée du salut (L’esercito della salvezza) opera prima dello scrittore marocchino Abdellah Taïa mette insieme tutto quello che è presente nelle altre opere; romanzo di formazione, razzismo, differenza e processi identitari, mentre la letteratura, il linguaggio, il valore dell’arte e della cultura sono parte, rispettivamente, dell’evento speciale di apertura, il film d’animazione del napoletano Alessandro Rak, intitolato L’ora della felicità e il film di chiusura, il cileno Las analfabetas (Le analfabete), di Moisés Sepúlveda, tratto da un lavoro teatrale di Pablo Paredes interpretato dalle stesse attrici protagoniste del film.
Qui di seguito l’elenco completo dei film, con i link ai nostri articoli di approfondimento, già pubblicati qui su indie-eye.it
Film in concorso
L’Armée du salut / L’esercito della salvezza di Abdellah Taïa (Francia-Marocco)
Återträffen / La riunione di Anna Odell (Svezia)
Las niñas Quispe / Le ragazze Quispe di Sebastián Sepúlveda (Cile-Francia-Argentina)
Razredni sovražnik / Nemico di classe di Rok Biček (Slovenia)
White Shadow / Ombra bianca di Noaz Deshe (Italia-Germania-Tanzania)
Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto (Italia-Slovenia)
Film sorpresa
Film di apertura – Evento Speciale Fuori Concorso
L’arte della felicità di Alessandro Rak (Italia)
Film di chiusura – Evento Speciale Fuori Concorso
Las analfabetas / Le analfabete di Moisés Sepúlveda (Cile)