Parte il prossimo 25 novembre la 57/ma edizione del Festival Dei Popoli e continuerà fino al 2 dicembre. Il Festival presieduto da Marco Pratellesi e diretto da Alberto Lastrucci si svolge come ogni anno nell’ambito della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze con il coordinamento di Fondazione Sistema Toscana.
Sono più di 70 le opere in anteprima Italiana europea e mondiale, mentre 21 di queste sono incluse nel Concorso Internazionale e 6 in quello Italiano.
Molto atteso il documentario dedicato a David Bowie e intitolato “David Bowie, l’homme cent visages ou le fantôme d’herouville”, produzione francese diretta da Christophe Conte e Gaetan Chataigner, visione tutta francofona sulla carriera di Bowie, che sarà proiettata il 26 novembre 2016 nella nuova sezione chiamata “Hit me with music!”, dedicata ai documentari musicali, recupero di una vecchia tradizione del festival che include cinque titoli tra cui Fonko di Göran Olsson, Lars Lovén e Lamin Daniel Jadama, The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America road movie in tour diretto da Paul Dugdale che include le immagini della data all’Avana degli Stones e “Eat that question” di Thorsten Schutte, vita e opera di Frank Zappa, con testimonianze dirette del grande musicista americano.
Matineé Firenze 1942 è un focus dedicato alla città, anche questo appuntamento consueto del festival previsto per domenica 27 novembre presso La Compagnia alle ore 11. In programma Shalom Italia (Israele, Germania, 2016) sui tre fratelli fiorentini “Anati”, sfuggiti alle persecuzioni razziali del 43. A distanza di 70 anni, dopo il trasferimento in Israele, gli Anati tornano nei luoghi della loro sopravvivenza fiorentina.
Rifugiati e immigrazioni al centro di “Looking for Neverland”, dodici titoli che affrontano argomenti scottanti in collaborazione con Cospe, TerraProject e Multiverso Firenze. Si segnala in particolare il film sul centro profughi di Zaatari in Giordania, intitolato “After Spring” e diretto da Steph Ching e Ellen Martinez; mentre la banlieue di Parigi accoglie un centro di assistenza per migranti nel bel documentario di Alice Diop intitolato La Permanence. Da non perdere il primo film italiano girato in VR (realtà virtuale) interpretato da Elio Germano, guida speciale alla scoperta dei centri italiani destinati all’accoglienza dei migranti.
Le retrospettive della 57/ma edizione del Festival dei Popoli, sono dedicate al brasiliano Sergio Oksman e alla cineasta franco-libanese Danielle Arbid. I due autori saranno al centro di un workshop creativo e formativo.
Importante ricordare la giuria del concorso internazionale, che consta di ben 21 titoli: Jasmin Basic (Svizzera), Giovanni Cioni (Belgio/Italia) e Nikolaus Geyrhalter (Austria). Sei invece i doc. italiani in concorso, tutti in anteprima mondiali tra cui Castro di Paolo Civati (Italia, 2016, 82’), storia dell’omonima occupazione abitativa romana; Hotel Splendid di Mauro Bucci (Italia, 2016, 90’); La prima meta di Enza Negroni (Italia, 2016, 74’); Vergot di Cecilia Bozza Wolf (Italia, 2016, 60’); Vita Nova di Danilo Monte e Laura D’Amore (Italia, 2016, 80’).
Tra gli eventi speciali, “Une jeune fille de 90 ans” esordio nel documentario di Valeria Bruni Tedeschi, ritratto delicato di un’anziana ammalata di Alzheimer.