Arriva alla quinta edizione la rassegna “Al cuore dei conflitti” da ormai cinque anni concentrata sul cinema che racconta i conflitti di diverse aree del pianeta e da prospettive geopolitiche, razziali, urbane e di classe. Organizzata dalla FIC, da Laboratorio 80 in collaborazione con Lab 80 Film, la quattro giorni di cinema si terrà a Bergamo da Mercoledi 5 a Sabato 8 Febbraio, presso l’Auditorium di Piazza Libertà.
Saranno programmati in tutto tre lungometraggi e due documentari, tutti in anteprima Nazionale e provenienti da altrettante kermesse internazionali. Fuori dal contesto Europeo, quest’anno il raggio di analisi è molto più ampio.
Si comincia con Good Vibrations, il film di Lisa Barros D’Sa e Glenn Levburn, una produzione del 2012 che sarà programmata Mercoledi 5 Febbraio alle 21:00; il film vede Terry Hooley e il suo negozio di dischi durante i giorni più caldi a Belfast, negli anni settanta.
Giovedi 6 febbraio sempre alle 21:00 sarà la volta di Water, film collettivo che attraverso lo sguardo di cinque registi Israeliani affronta il problema idrico nel contesto del conflitto Israelo-palestinese.
Venerdi 7 Febbraio è in programa il film di Arsen A. Ostojic intitolato Halimin Put, è la storia di una donna, testimone della guerra in Bosnia.
Pomeriggio da non perdere quello di Sabato 8 Febbraio alle ore 17:00 con Il terribile e bellissimo The Act of Killing di Joshua Oppenheimer, grande successo dello scorso Festival di Berlino, prodotto da Errol Morris e Werner Herzog è una ricostruzione finzionale e terapeutica della mattanza contro i gruppi comunisti nell’indonesia del 1965.
La serata conclusiva di Sabato 8 Febbraio alle ore 21:00 febbraio è dedicata a Striplife, film di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli; il film documenta una giornata a Gaza vista attraverso diverse soggettive; gli stessi autori, due dei quali (Scaffidi e Zambelli) saranno presenti a Bergamo per presentare il film, ne hanno parlato così: “Con questo lavoro abbiamo voluto guardare la Palestina in modo diverso da come ci viene mostrata di solito – spiega Andrea Zambelli, uno dei registi di Striplife -. Abbiamo scelto la Palestina del quotidiano, non quella della guerra, per raccontare la normalità attraverso il vissuto di persone molto diverse tra loro. Ci sono donne e uomini, giovani e vecchi, benestanti e poveri: un modo per dare un’immagine il più possibile esaustiva della realtà vera di Gaza, quella di ogni giorno”.
Ingressi – Bergamo, Auditorium piazza Libertà
Intero 6 euro, ridotto 5 euro, Soci Lab 80 4 euro, Carnet da 5 ingressi riservato ai soci 16 euro.