“All the streets are silent” è ambientato tra 1987 e il 1997 a Manhattan documenta un periodo in cui i marciapiedi di New York prosperavano grazie a due subculture di riferimento che hanno iniziato a integrarsi: hip-hop e skateboard. Con una soundtrack iconica del leggendario produttore hip-hop Large Professor e la narrazione di Eli Morgan Gesner (co-fondatore di Zoo York), il regista Jeremy Elkin rievoca la magia di quel periodo esaltante con inedite immagini di repertorio e testimonianze di famosi personaggi allora ragazzi di strada come l’attrice Rosario Dawson, Darryl McDaniels, Kid Capri, Jefferson Pang, Clark Kent, Bobbito Garcia, Mike Carroll, Stretch Armstrong.
All the Streets Are Silent è anche una lettera d’amore a New York che analizza la società di allora e la convergenza tra due culture street che avrebbero avuto una diffusione planetaria. Il documentario è frutto di una incredibile ricerca di immagini d’epoca sulle strade e nei locali di tendenza hip-hop nella Grande Mela, come quelle del Mars, club dove skaters e rapper e amanti delle rispettive culture hanno fatto incontrare i loro mondi. Elkin rievoca anche il contesto artistico di contorno, con gli ultimi fuochi della Pop-Art di Warhol e Basquiat e un grande film come “Kids” di Larry Clark con Leo Fitzpatrick.
L’anteprima del film verrà proposta dal Nuovo Cinema Aquila il prossimo 18 luglio alle 20:30 grazie alla collaborazione con Wanted Cinema, che distribuisce il film nelle sale per tre giorni, a partire dal 18 luglio. La serata è organizzata da Hiphopcinefest, realtà tra le più attive in Italia nella diffusione della street culture che abbiamo intervistato qui su indie-eye.it. L’evento (Ingresso 7 euro) sarà seguito da un talk moderato dalla direttrice stessa dell’HiphopCinefest, Giulia Chimp Giorgi, con vari ospiti tra cui Ice One (pioniere scena Hip Hop), King Gasp (pioniere scena Skate), Paulo Von Vacano (Edizioni Drago), Mc Shark (rapper, pioniere) Chicoria (rapper)
In apertura sarà proposto il corto Takuya di Chef Gsf, cortometraggio in memoria dello skater giapponese Takuya Kirchmayr , un viaggio attraverso il suo carisma e i suoi demoni nello stile dell’epica guerriera giapponese.
Nei locali è allestita anche una mostra a cura di MAFM, laboratorio creativo