Il disinnesco dell’ideologia comunista e della sua applicazione sovietica a partire dall’operato di Lenin, attraversa con spietata lucidità le pagine di “Tutto scorre…“. Vasilij Grossman lo cominciò nel 1955, revisionandolo senza sosta per quasi dieci anni, fino al giorno del suo decesso. La genesi del romanzo, interrotta solo per lavorare a “Vita e destino”, fu un disperato tentativo di scrivere per le generazioni successive, se si considera la sua totale esclusione dalla vita istituzionale e civile della Russia sovietica.
Attraverso il ritorno a casa di un ex detenuto, Grossman va oltre il sentimento del tempo, avviato dai processi di destalinizzazione della società sovietica voluti da Nikita Sergeevič Chruščëv, mettendo in discussione le radici stesse del socialismo reale.
Oltre al racconto tragico delle deportazioni di massa, quello del massacro dei kulaki e dell’Holodomor, la devastante carestia ucraina voluta da Stalin, ci sono pagine che definiscono Lenin come il primo responsabile di questi orrori, il seme di un processo autoritario inesorabile, perfezionato dai crimini di Stalin. Ma l’assenza di libertà sperimentata in Russia è molto più antica per Grossman e affonda le sue radici nel tempo. Il concetto stesso di “anima russa” viene smontato senza alcuna remora. Per Grossman è un’impostura, un cliché che spiega la lunga relazione di schiavitù tra popolo e potere che ha attraversato secoli di storia del paese.
Su questo testo stratificato e ricco di indicazioni per il presente, l’attrice Alvia Reale proporrà un suo adattamento concepito insieme a Massimo Luconi, stasera 30 ottobre alle ore 19 presso la Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino.
Accompagnata dalle percussioni di Gianluca Pantosti, la narrazione “si dipanerà attraverso la narrazione/inchiesta di una donna inviata da Stalin a organizzare la deportazione dei contadini“
Alvia Reale, straordinaria attrice e regista teatrale che ha lavorato per molti anni con Luca Ronconi, ma anche con registi come Cesare Lievi, Eimuntas Nekrosius e che ha ottenuto numerosi premi, tra cui il Premio Eleonora Duse e quello Kaos, è una delle protagoniste della rassegna “In ascolto: Femminilità – Cinque attrici in lettura“, curata da Riccardo Massai di Archètipo per Biblioteca Ernesto Ragionieri.
L’appuntamento è a ingresso libero. Prenotazioni online su http://bit.ly/eventiadulti o telefonicamente al numero 055.4496851. Dopo lo spettacolo, per chi lo desidera, c’è l’apericena alle Fornaci di Doccia, lo spazio ristoro della biblioteca (15 euro, prenotazioni 338.6779157).