Sette prime mondiali e sei debutti tra i quindici film selezionati dalla Berlinale per la sezione Generation divisa nelle tradizionali Kplus e 14plus. Finzione, cinema del reale ed animazione sono i cardini attorno ai quali viene articolato il programma, attraverso un invito comune a guardare oltre l’ovvio, al di là del pensiero dominante e dietro la superficie. Un bell’intento, se si considerano i rischi politici e sociali che corriamo proprio adesso.
La selezione diretta da Maryanne Redpath, include film da 17 diversi paesi, che raccontano la realtà giovanile come esperienza del mondo, privilegiando lo sguardo femminile, predominante anche in termini creativi.
Ricordiamo che il doppio evento berlinese, diviso tra quello per l’industria previsto online per il prossimo marzo e “Berlinale Summer Special”, allestito per il pubblico della città durante il prossimo giugno, consentirà di nominare i vincitori durante il primo e premiarli fisicamente quando si svolgerà l’evento estivo speciale.
Generation Kplus
- Beans di Tracey Deer (Canada)
- Ensilumi (Any Day Now) di Hamy Ramezan (Finlandia) – premiere internazionale
- Han Nan Xia Ri (Summer Blur) di Han Shuai (Repubblica popolare cinese) – opera prima
- Jong chak yeok (Short Vacation) di Kwon Min-pyo, Seo Hansol (Corea) – premiere internazionale, opera prima
- Last Days at Sea di Venice Atienza (Filippine, Taiwan) – Premiere mondiale, opera prima
- Mission Ulja Funk di Barbara Kronenberg (Germania, Lussemburgo, Polonia) – Premiere mondiale, opera prima
- Nelly Rapp – Monster Agent di Amanda Adolfsson (Svezia) premiere internazionale
- Una escuela en Cerro Hueso (A School in Cerro Hueso) di Betania Cappato (Argentina) – premiere mondiale
Generation 14plus
- Cryptozoo di Dash Shaw (USA) premiere internazionale
- Fighter di Jéro Yun (Corea) premiere internazionale
- From the Wild Sea di Robin Petré (Danimarca) – Premiere mondiale, opera prima
- La Mif (The Fam) di Fred Baillif (Svizzera) – Premiere mondiale
- Ninjababy di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) – Premiere internazionale
- Stop-Zemlia di Kateryna Gornostai (Ucraina) – Premiere Mondiale, Opera prima
- Tabija (The White Fortress) di Igor Drljača (Canada / Bosnia Erzegovina) – Premiere mondiale