domenica, Dicembre 22, 2024

Conversations With Darius Khondji: il volume edito da Synecdoche nel dettagliato video unboxing di indie-eye

Il direttore della fotografia è un artista oppure un artigiano? Per quanto Darius Khondji propenda maggiormente per la seconda definizione, Jordan Mintzer, produttore, critico cinematografico e curatore del presente volume edito da Synecdoche, cerca di costruire una narrazione più vicina alla prima. Prix Du Livre 2019, conferito dal Centre national du cinéma et de l’image animée, “Conversations with Darius Khondji” è una pubblicazione assolutamente unica nel suo genere, perché è il primo studio completo sulla figura di un direttore della fotografia, che eccede i confini monografici, per favorire la testimonianza plurale di registi, attori, scenografi, operatori, Gaffer, che collaborano a stretto contatto con questa figura professionale, definendone quindi le possibilità e i confini.

Costituito da 304 pagine e 400 illustrazioni a colori, il volume mette al centro una lunghissima conversazione con il DOP iraniano, inanellando altre interviste con protagonisti della cinematografia mondiale che con lui hanno collaborato. Ne viene fuori un dibattito vivo, non privo di problematicità, che sollecita la riflessione sulla luce, sull’ombra, sui formati e la scelta delle lenti, sulla creazione di un’immagine e sul suo traumatico passaggio dalla pellicola alle nuove tecnologie digitali.

Tra la prefazione di Michel Ciment e la post-fazione curata da Nicolas Winding Refn, sono contenuti gli interventi di Bernardo Bertolucci, James Gray, Jean Baptiste Mondino, Woody Allen, Jean Pierre Jeunet, Isabelle Huppert, Philippe Parreno e i meno noti Yvan Lucas, Jean Vincent Puzos, Frans Weterring, rispettivamente colorist, production designer e Gaffer. Proprio all’interno di queste tre testimonianze si operano delle integrazioni e delle distinzioni non sempre chiare, anche a chi scrive di cinema, così da definire in modo completo e complesso il dialogo che si stabilisce tra le diverse professionalità e il cambiamento di prassi e creatività in seno alla veloce mutazione tecnologica che ha investito il cinema degli ultimi vent’anni.

Il ruolo pioneristico di Khondji nella sperimentazione con il bleach bypass, le illuminazioni Kino Flos e la vicinanza moderata e sospettosa ad alcuni procedimenti di finitura dell’immagine che hanno cambiato la post-produzione degli ultimi dieci anni, come il Digital Intermediate, ci racconta l’arte di un vero e proprio alchimista a cavallo tra due mondi, con una conoscenza capillare dei processi fotochimici e una propensione avventurosa per la sperimentazione.

Per raccontarvi in dettaglio le caratteristiche di questo volume in lingua Francese e Inglese, che si presenta con uno splendido layout, abbiamo montato un video unboxing speciale dove lo sfogliamo integralmente e vi raccontiamo la sintesi dei contenuti.

Tra i film analizzati nel libro, i più importanti dove Darius Khondji ha messo a disposizione il suo talento: Delicatessen, The City of the lost Children, Alien Resurrection, Se7en, The Beach, Amour, Midnight In Paris, Irrational Man, The Immigrant, The lost City of Z, Zidane: A 21st Century Portrait, Funny Games, i videoclip e gli spot di Jean Baptiste Mondino, Evita, The Interpreter, Stealing Beauty, The Ninth Gate, Le trésor des îles chiennes.

Il volume si può acquistare dal sito ufficiale di Synecdoche.fr al prezzo di 65 EURO. Vi assicuriamo che le vale tutte.

Conversations With Darius Khondji, il video unboxing e la video recensione

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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