Crash di David Cronenberg: unboxing Blu Ray + 4k Uhd – Turbine Media
L’accoglienza riservata a Crash nel 1996, ne fa uno dei film più controversi e stimolanti tra quelli realizzati da David Cronenberg. Oltre al riconoscimento cannense che per “originalità e audacia…” assegnò al lavoro del cineasta canadese il premio speciale della giuria, il film fu segnalato dai Cahiers come il miglior film dell’anno. L’adattamento del romanzo dello scrittore britannico James J. Ballard dovette subire una campagna diffamatoria proprio in Inghilterra, subito dopo la proiezione al Festival di Londra. Il Daily Mail e l’Evening Standard attaccarono brutalmente il film su base quasi quotidiana, dedicandogli talvolta la prima pagina e innescando una reazione a catena che culminò con il divieto di proiezione da parte del Consiglio di Westminster, se non fossero state tagliate alcune sequenze. Tra le scene incriminate, quella dove James Spader fa sesso con Rosanna Arquette all’interno di una macchina, bollata da Christopher Tookey del Daily Mail con la frase “sesso con storpi”; una chiarissima strategia populista per accattivarsi le associazioni dei disabili, nonostante il linguaggio razzista e violento utilizzato nell’articolo. Bisognerà aspettare il 2002 per una prima proiezione integrale su Channel Four e per la pubblicazione del DVD, dopo i ritardi e i palleggi tra la politica istituzionale e il British Board of Film Classification.
Tratto dal romanzo di James G. Ballard scritto nel 1973, descrive la progressiva ossessione di James e Catherine Ballard (James Spader e Deborah Kara Unger) per gli incidenti automobilistici, veri e propri trasduttori di nuove energie sessuali. Queste energie, convogliate dagli esperimenti di Vaughan (Elias Koteas), procedono verso il rimodellamento del corpo attraverso la tecnologia e l’esperienza che di questo farà una piccola comunità di individui, sottoposti a mutazioni visibili e invisibili, fisiche e psichiche. “Ha a che fare con la potenza delle macchine e la loro velocità – dichiarerà lo stesso Cronenberg – i brividi viscerali che provocano, la sensazione del controllo che sfiora il limite del pericolo. Aspetti che sprigionano una vera e propria energia sessuale […] L’incidente automobilistico è quindi una vera e propria epifania che scatena una sorta di consapevolezza, una rivelazione della loro responsabilità esistenziale nella capacità di reinventare tutto ciò che ha o assume significato per loro“.
Mentre il romanzo di Ballard si perde nella descrizione quasi biomedicale dei fluidi, tra sangue, vomito, secrezioni e liquidi di raffreddamento, in uno scambio continuo tra l’organico dei corpi e l’interno delle automobili, quello che lo stesso scrittore inglese definisce nella prefazione al libro come “il primo romanzo porno basato sulla tecnologia”, diventa per Cronenberg un lavoro sulle superfici, nel loro contatto sensuale basato sull’interruzione e sulla coazione a ripetere. Il personaggio interpretato da James Spader non eiacula mai e l’unico fluido viscoso visibile nel film è lo sperma che emerge dalla mano di Catherine appoggiata sui sedili neri dell’auto, dopo aver masturbato Vaughan durante il percorso dentro un autolavaggio. Anche il liquido ematico è quasi invisibile nel film di Cronenberg, o già coagulato oppure pronto per esser lavato via dalla fiancata di una macchina. Riflessi e superfici, meccanismi articolari e cicatrici, calibri e contrappesi sottorotulei da accarezzare e scrutare, ferite più attraenti di una vagina. Un contesto seduttivo che non occupa la posizione del voyeur, ma si ferma tutte le volte un attimo prima dell’orgasmo: “Forse la prossima volta, mia cara“.
Come l’orgasmo, l’incidente automobilistico è un evento apocalittico che scinde corpo e mente. La riscrittura del desiderio e del significato che ha per Catherine e James si ferma sempre un attimo prima di provare soddisfazione, riattivando un dialogo complesso tra processi emotivi e tecnologia.
Turbine Media Group, eccellente label home entertainment tedesca, pubblica una serie di prodotti dedicati alla versione restaurata e integrale di “Crash“. Oltre ad una bella edizione Mediabook disponibile in due versioni combo ( Blu Ray + DVD e Blu Ray + 4k UDH) viene pubblicata anche una versione combo (Blu Ray + 4k UHD) che non contiene il booklet inserito nelle due edizioni mediabook, ma include la stessa dotazione di contenuti speciali, che superano le tre ore complessive.
L’edizione che abbiamo analizzato con il nostro video unboxing è la terza del lotto.
“Crash” di David Cronenberg – Blu Ray + 4k UHD Turbine Media Group: I Contenuti speciali
I contenuti speciali del Blu Ray Turbine di “Crash” includono numerose interviste, alcune delle quali prodotte esclusivamente per questa edizione. Mentre il film è proposto in lingua inglese oppure tedesca, con sottotitoli in inglese o in tedesco, i contenuti speciali sono tutti in lingua inglese, con sottotitoli in tedesco. Oltre alle interviste, sono inclusi i trailer e tre cortometraggi diretti da David Cronenberg.
Crash Talk – Viggo Mortensen & David Cronenberg: Ricca conversazione in stile Q&A registrata al Toronto International Film Festival, in occasione della presentazione della versione restaurata di “Crash” e del primo film come regista di Viggo Mortensen intitolato “Falling“, dove lo stesso Cronenberg compare in uno dei suoi camei, nella parte di un proctologo. La conversazione si sofferma su vari aspetti legati alla ricezione di “Crash” quando uscì nelle sale nel 1996 e sulla sua eredità. Cronenberg racconta quanto il romanzo di Ballard, propostogli da un giornalista molti anni prima, lo aveva inizialmente disturbato, tanto da abbandonarne la lettura prima della fine. All’obiezione di Mortensen sul fatto che comunque aveva già realizzato “Il Pasto Nudo”, Cronenberg obietta che il senso dell’umorismo che è presente nel romanzo di William S. Burroughs è totalmente assente in quello di Ballard. La visione dello scrittore inglese per Cronenberg non è edonistica e non ha niente a che vedere con lo sguardo di chi ama le macchine e il loro funzionamento. Cronenberg è convinto che il suo film contenga una sensualità che non appartiene al romanzo, aspetto rafforzato dalla fotografia curata da Peter Suschitzky.
Cronenberg Challenge – Peter Suschitzky: Lunga intervista al direttore della fotografia che ha lavorato a lungo con David Cronenberg fino all’ultimo “Maps to the stars”. Curata da Christian Bärtsch è una conversazione che racconta il sodalizio tra il dop e Cronenberg fino ad affrontare alcune questioni legate alla lavorazione di “Crash”
Mechanical Animals – Jeremy Thomas: Il grande produttore racconta del primo incontro con Cronenberg avvenuto a Cannes nel 1980 quando Thomas presentava “Bad Timing”, il film diretto da Nicolas Roeg. Thomas è convinto che “Crash” sia molto Ballardiano e Cronenberghiano allo stesso tempo. Accenna poi a tutte le controversie censorie che hanno reso travagliata l’uscita del film in Inghilterra, inclusa la campagna diffamatoria condotta dal Daily Mail contro l’opera del regista canadese.
The Shore Thing – Howard Shore: Interessantissimo intervento del compositore che collabora con Cronenberg fin dai suoi esordi. Vicini di casa in giovane età, hanno cominciato a frequentarsi sin dai primi corti del regista canadese. La colonna sonora di Crash è la più sperimentale tra quelle composte da Shore, per un organico di tre arpe, sei chitarre elettriche, due percussionisti, alcuni legni e un piano trattato. Scritta pensando alla tecnica contrappuntistica, completamente a mano, è un lavoro che mantiene un venticinque per cento di improvvisazione e di modifiche fatte in studio, come per esempio rallentamenti e ri-campionamenti della frequenza, al fine di ottenere determinati risultati timbrici. Shore chiarisce il ruolo del compositore di colonne sonore, come un lavoro che si consuma in modo specifico nello studio di registrazione: “una colonna sonora – dice nell’intervista – è l’arte della registrazione”.
Licence to Drive – Deirdre Bowen: Gli aficionados del cinema di Cronenberg non possono non conoscere il nome della Bowen. Per i neofiti, è una delle più importanti direttrici del Casting, attiva sin dai primi anni ottanta. Con Cronenberg ha cominciato a lavorare a partire da “La Zona Morta”. La conversazione definisce il suo ruolo e le sue responsabilità e il modo in cui crea contatti, connessioni, per definire il cast di un film.
Hinter Den Kulissen: tradotto letteralmente significa “Dietro le quinte“. Interessante backstage in lingua inglese girato sul set di uno degli incidenti messi in scena per il film. Quello che racconta Cronenberg nel contributo del TIFF, diventa chiarissimo. La fisicità del film e il fatto che gli incidenti mantengano una flagranza fortissima è confermato dalla costruzione della sequenza con una serie di stunt, dove gli impatti sono causati con quel mix di realtà e artificio.
Trailer: Una serie di trailer usciti in Germania e negli Stati Uniti durante la promozione per le sale nel 1996
Interviews Zum Kinostart: sono una serie di interviste d’epoca in lingua inglese, realizzate per promuovere l’uscita del film nel 1996. Sono inclusi contributi di: David Cronenberg, la scrittore J.G. Ballard, James Spader, Holly Hunter, Debora Kara Unger ed Elias Koteas
Kurzfilme Von David Cronenberg: è il comparto che include tre corti diretti dal regista canadese. The Nest, corto commissionato nel 2014 dal Festival Internazionale di Rotterdam insieme all’EYE Film Institute di Amsterdam, in occasione di una mostra dedicata al regista canadese. Attraverso il punto di vista di un dottore a cui Cronenberg presta la voce, osserviamo una donna (Evelyne Brochu) che ha fatto richiesta per un’operazione al seno non troppo ortodossa. Il corto è girato interamente in soggettiva nel garage del regista Canadese.
Camera è invece un cortometraggio del 2000, commissionato dal Festival di Toronto nell’ambito di un progetto collettivo e presentato prima dell’apertura del festival insieme ad altri corti. Un attore navigato, interpretato da Leslie Carlson, attore Cronenberghiano che ricordiamo nell’indimenticabile parte di Barry Convex in Videodrome, discute lo stato attuale del film mentre un gruppo di bambini si intrufola con l’attrezzatura di produzione per filmarlo. I bambini sono innamorati della camera, che l’attore vede al contrario come presenza contagiosa e malevola.
At The Suicide of the last Jew in the world in the last cinema in the world: parte del film collettivo del 2007 intitolato “Chacun son cinéma : une déclaration d’amour au grand écran” è un corto di 3 minuti dove il regista canadese riflette per la prima volta sulla sua identità ebraica. Cronenberg interpreta un vecchio con una pistola puntata alla testa, mentre allestisce il proprio suicidio.