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Da February a Longlegs, il cinema di Osgood Perkins

In occasione dell'uscita di Longlegs nei cinema italiani, quarto film del regista americano, e dell'imminente uscita di The Monkey, prodotto da James Wan e tratto da Stephen King, indie-eye propone uno speciale di approfondimento su Osgood Perkins, film dopo film

Osgood Robert “Oz” Perkins, nato a New York City il 2 Febbraio del 1974 dall’unione tra l’attore Anthony Perkins e dalla fotografa e attrice Berry Berenson, ha cominciato come attore nel 1983 in un piccolo ruolo all’interno di Psycho II, il sequel del film di Alfred Hitchcock, interpretato dal padre e diretto da Richard Franklin su sceneggiatura di Tom Holland. Qui Perkins interpretava le versione dodicenne di Norman Bates. Dal 1993 in poi ha recitato in numerose produzioni, fino al recente cameo in Nope di Jordan Peele.
Nel frattempo si avvicina all’altro lato dell’obiettivo scrivendo sceneggiature e debuttando alla regia nel 2015 con February, successivamente intitolato The Blackcoat’s Daughter.
Dell’anno successivo il suo secondo film, I am the pretty thing that lives in the house, produzione Netflix che non mitiga affatto uno stile contemplativo, rigoroso, attento alle stratificazioni temporali.
Su sceneggiatura di Rob Hayes dirigerà nel 2020 il suo terzo film. Gretel & Hansel è una revisione femminista della nota fiaba dei fratelli Grimm.

In occasione dell’uscita di Longlegs nei cinema italiani, quarto film del regista americano, e dell’imminente uscita di The Monkey, prodotto da James Wan e tratto da Stephen King, indie-eye propone uno speciale di approfondimento su Osgood Perkins curato dal critico cinematografico Michele Faggi, film dopo film.

Leggi lo speciale di approfondimento dedicato al cinema di Osgood Perkins

Nella foto Osgood Perkins al lavoro sul set di Longlegs, foto fornita da ufficio stampa Marianna Giorgi

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