Comincia il 28 novembre la 55ma edizione del Festival dei Popoli, il più importante contenitore internazionale del film documentario organizzato in Italia e fondato nel 1959 propone quest’anno 83 film accomunati dalla volontà di concretizzare un’idea di futuro, il festival, come ha ricordato in conferenza stampa il direttore Alberto Lastrucci “ha scelto i titoli migliori tra più di 1600 giunti per la selezione, questo non rappresenta solamente il nostro lavoro, ma un interrogarsi costante su quello che stiamo facendo, perchè l’immagine del mondo che il Festival dei Popoli restituisce ha la stessa importanza del valore di ogni singola opera e va al di là dei confini delineati da un film. Il Festival dei popoli non è un cartellone neutro che ospita semplicemente una selezione di opere, ma un modo in cui questi stessi film dialogano tra di loro come frammenti di un discorso, e ciò che accomuna i titoli scelti quest’anno è ben rappresentato dalla frase – tempo di futuro –”
Inserito nel contesto della 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze, il Festival dei Popoli è alla costante ricerca di nuovi linguaggi e nuovi approcci, “Il programma di quest’anno è entusiasmante” ha detto Stefania Ippoliti, responsabile area cinema di Fondazione Sistema Toscana, Toscana Film Commission e presidente dell’associazione Italian Film Commissions “e anche per questa edizione è presente uno spazio interamente dedicato al mercato”
“Doc At Work, occasione dedicata al settore industry, sta crescendo” ha ricordato Alberto Lastrucci “È uno spazio che sta conquistando la fiducia e il rispetto da parte dei maggiori partner internazionali, sono previsti quattordici nuovi progetti presentati nel corso delle giornate da un panel composto da 11 esperti provenienti da tutto il mondo, parleremo delle possibilità della coproduzione, e dei progetti per i film di domani”
Oltre alla sezione del Concorso Internazionale, il Festival comprende quella Panorama, dedicata alle produzioni Italiane, una serie di eventi speciali tra cui una matinée dedicata al fiume Arno e due omaggi, uno al regista Olandese Jos De Putter e il secondo al Francese Vincent Dieutre
L’attività del Festival dei Popoli non è legata solamente alla preparazione di un appuntamento annuale di otto giorni, perchè dal 59 sono stati raccolti più di 17.000 titoli conservati nel prezioso archivio audiovisivo, una documentazione imponente che include “la storia più recente dell’umanità“, ha ricordato Marco Pratellesi, presidente del Festival da tre anni “la risorsa che abbiamo creato dovrebbe essere messa a disposizione della città, della regione, del paese e di tutti gli istituti che si occupano di geopolitica, modernità, società e diritti civili. Il festival è uno dei pochi che ha avuto il supporto del programma quadro Europa Creativa dell’unione, e che premia solo pochi festival in tutta Europa. Il nostro sogno nel cassetto è quello di portare Firenze ad essere il centro più importante in Europa per lo studio del cinema documentario”
La 55ma edizione del Festival Dei Popoli è rappresentata idealmente da un teaser realizzato da Funky Fresh Factory, che ogni anno elabora la campagna comunicazione del festival, sintesi veloce e dinamica degli 83 titoli che vedremo durante la settimana di attività; il film di apertura previsto per il 28 novembre inaugura la retrospettiva dedicata al pluripremiato regista Olandese Jos de Putter e si intitola See No Evil, “quasi una fiaba come quelle che raccontavano gli antichi Greci” dice Alberto Lastrucci, “opera dedicata a tre scimmie che hanno vissuto sempre insieme all’uomo, tra laboratori e abitazioni; creature altamente espressive che ci restituiscono una prospettiva sulla nostra stessa esistenza, tra queste la nota Cita dei film di Tarzan, adesso scimpanzè di 84 anni che vive in una villa hollywoodiana e che per passione si dedica alla pittura”
Oltre al film di Jos de Putter, la serata del 28 è dedicata al documentario di Femke Wolting e Tommy Pallotta intitolato Last Hijack film tra documento e cinema d’animazione che racconta le imprese di un gruppo di pirati della Somalia, ricostruite dall’arte di un animatore come Hisko Hulsing in forma altamente spettacolare, “è una dimostrazione di come il documentario” ha aggiunto Alberto Lastrucci “sia un crocevia sempre vitale, di nuovi linguaggi e tendenze sperimentali”
Il secondo omaggio dell’edizione di quest’anno è dedicato ai “Viaggi in Italia” di Vincent Dieutre, selezione curata da Claudia Maci con la collaborazione dell’Ambasciata di Francia, Institut Français Italia e Institut Français Firenze. Dieutre è un autore molto legato al nostro paese, anche attraverso la sua storia personale. Ha realizzato dei travelogue intensi e non convenzionali sulla nostra storia e quella delle nostre città, con un nucleo centrale legato ai mutamenti socio-politici dell’Italia degli anni ’70; “ci sono storie di omosessualità” ha spiegato Alberto Lastrucci “un tema ricorrente nel lavoro di Dieutre, ma anche storie di terrorismo e di tutta la cultura underground osservata attraverso le importanti città dove fioriva, come Bologna e Roma”
Gli eventi Speciali di quest’anno puntano a film di grande impatto spettacolare, tutti collocati nella fascia serale, tra questi Dior and i, il documentario del francese Frederic Tcheng che entra direttamente nell’atelier Dior aiutandoci a comprendere il meccanismo produttivo e il lavoro che manda avanti la prestigiosa casa di moda, il film sarà programmato presso il cinema Odeon di Firenze, il 30 novembre alle ore 21:00.
Due i film musicali di quest’anno, Finding Fela di Alex Gibney (Jimi Hendrix and The Blues, Freakonomics) dedicato al leggendario Fela Kuti, musicista, rivoluzionario e attivista nigeriano; e Looking For Johnny di Danny Garcia, documentario sulla vita del chitarrista dei New York Dolls e degli Heartbreakers, Johnny Thunder. I film saranno rispettivamente programmati martedi 2 dicembre e sabato 29 novembre, alle 21:00 e alle 22:30, sempre al cinema Odeon.
I film Italiani in concorso nella sezione Panorama, sono sette, “cinque di loro in prima assoluta” ha sottolineato Alberto Lastrucci “la novità è costituita anche dai premi, oltre al premio CG Home Video che prevede la distribuzione del film nella collana DVD Popoli DOC se ne affianca un altro imperdibile, reso possibile dalla collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Quelli della Compagnia, Fice, Anec, Agis e My Movies, tutti soggetti attivi nella distribuzione cinematografica. Siamo infatti convinti che il modo migliore per sostenere il documentario italiano, prolungandone la visibilità al di la dei nobili ma ristretti limiti di un festival, sia quello della distribuzione capillare in vari contesti, quali l’home video, la distribuzione sulle piattaforme online e altri formati digitali, per allargare la fetta di pubblico. Il Festival dei popoli dimostra ogni anno che questo pubblico esiste, e per questo dobbiamo incoraggiare la diffusione delle opere”
Da non perdere l’evento speciale dedicato al fiume Arno, mattinata ad ingresso libero in programma il 30 novembre al cinema Odeon che comprenderà “Firenze, Novembre 1966” storico corto realizzato da Mario Carbone nei giorni dell’alluvione “con assoluto sprezzo del pericolo” ha detto Alberto Lastrucci, e presentato in sala dall’autore, classe 1924. Il film è commentato dalla voce di Giorgio Albertazzi su testo di Vasco Pratolini; seguirà la proiezione in prima nazionale di “Maldarno” documentario di Duccio Ricciardelli e Tayu Vlietstra, film girato a pelo d’acqua e che rappresenta l’Arno come percorso storico, simbolico e vitale per la crescita di Firenze, raccontando storie, mestieri dimenticati (come quello dei renaioli, ha ricordato Lastrucci) e una strana “saudade” che lega tutti i fiorentini al loro fiume e che i due autori definiscono appunto “Maldarno”.
“Nel 48mo anniversario dell’alluvione di Firenze questo del Festival dei Popoli è un omaggio molto importante” ha detto il sindaco di Firenze con delega alla cultura, Dario Nardella “proprio per questo vorrei ufficialmente invitare il Festival dei Popoli ad aderire al comitato per le celebrazioni del 50mo anniversario che sarà nel 2016; sono stato incaricato di presiedere il comitato da Mario Primicerio, che ne è stato il fondatore; e lo scopo prefissato non è quello di una mera celebrazione di ciò che avvenne il 4 novembre del ’66 ma una riflessione per un concreto investimento sull’analisi e la prevenzione, che contenga al suo interno una parte dedicata alla cultura”
“L’alluvione” ha aggiunto Nardella “è stato un evento globale dal punto di vista dell’attenzione e della risposta che ha suscitato in tutto il mondo; per la sua drammaticità ha ribadito l’universalità del valore di Firenze e del nostro patrimonio; non c’è italiano nato prima del ’66 che non ricordi l’alluvione, proprio per questo credo che il cortometraggio di Carbone rappresenti un gesto molto efficace da parte del Festival dei Popoli”
Congratulandosi con il lavoro svolto dal direttivo e dallo staff del Festival dei Popoli, Dario Nardella ha aggiunto: “abbiamo deciso di finanziare le attività culturali a Firenze con lo strumento delle convenzioni pluriennali e non con i contributi dati alla fine dell’anno, perchè in questo modo si offre profondità, certezze e orizzonte alle attività delle associazioni culturali, sopratutto quelle che hanno una continuità organizzativa e che ritmano la loro attività con le scadenze dei festival. Quello dei Popoli oltre al festival, cura anche la tutela e la valorizzazione dell’archivio, il più importante in Italia per il cinema documentario e tra i più importanti a livello Europeo; dobbiamo valorizzarlo con maggiore incisività. Sarà predisposto un bando ad inizio 2015, che includerà tutte le attività culturali nel periodo che andrà dal 2015 al 2017, è un modo per semplificare il rapporto tra l’amministrazione comunale e le attività culturali, ma anche per offrire agli organizzatori certezza di risorse e un respiro più ampio per poter programmare”
Tra gli sponsor del Festival Dei Popoli, l’Ente Cassa di Risparmio, che da anni sostiene il festival, presente in conferenza stampa con il professor Pierluigi Rossi Ferrini, vicepresidente dell’Ente: “Sono molto felice di essere qui a portare il saluto del presidente dell’Ente Umberto Tombari; l’Ente cassa è stata vicina al Festival non solo economicamente ma anche con il cuore, una partecipazione quindi anche morale, che deriva dall’intento solidaristico con cui l’Ente Cassa di Risparmio è nato, perchè al Festival dei Popoli riconosciamo qualcosa di unico e straordinario; il cinema ha la funzione di portare cultura e favorire la possibilità di uno scambio di idee; una funzione importante se pensiamo che nella filosofia classica il problema della conoscenza precede quello pratico e morale, una conoscenza che ci porta a considerare il rispetto reciproco maturato in un contesto culturale, dove la cultura è un mezzo importante per favorire quello che tutti ci auspichiamo, la pace tra i Popoli”
Nel ringraziare tutti i partner del Festival, Alberto Lastrucci ha ricordato il grande lavoro di rete che ogni anno viene allestito; tra le nuove entrate quella del Museo Ferragamo, con cui il Festival dei Popoli collabora per la prima volta, “il film che presentiamo insieme” ha aggiunto Lastrucci, “si intitola Walking under water ed è un contributo offerto alla mostra equilibrium allestita a Palazzo Spini Ferroni a Firenze. Si tratta di un film molto spettacolare, con bellissime riprese subacquee e dedicato all’equlibrio più delicato, quello del nostro pianeta“.
Per consultare la programmazione dettagliata del Festival, è possibile sfogliare i booklet virtuali sul sito ufficiale del Festival Dei Popoli: da questa parte un calendario delle proiezioni, mentre seguendo questo link è possibile consultare il programma completo