martedì, Novembre 5, 2024

First Reformed. La creazione a rischio di Paul Schrader: la recensione del DVD Universal Pictures Home Entertainment Italia

First Reformed di Paul  Schrader Usa 2017 / 108’, DVD Universal Pictures Home Entertainment Italia

Cast: Ethan Hawke, Amanda Seyfried, Cedric Kyles, Victoria Hill.
Sceneggiatura: Paul Schrader.
Fotografia: Alexander Dynan.

First Reformed di Paul Schrader Usa / 108’, in concorso a Venezia 74, la conferenza stampa.

 

First reformed di Paul Schrader, la sinossi

Universal Pictures Home Entertainment Italia pubblica il bellissimo film diretto da Paul Schrader e presentato nel 2017 in concorso alla 74/ma mostra internazionale d’arte cinematografica di venezia. Ethan Hawke è nel ruolo di Ernst Toller, pastore di una piccola comunità riformata. La chiesa che gli è stata affidata è la prima storicamente riformata nello stato di New York, adesso gestita dalla Abundant Life come attrazione turistica nazionale. Il 250/mo anniversario della struttura prevede un grande evento celebrativo. Toller, che malsopporta la commercializzazione della sua comunità e il suo ruolo in questo contesto, è un   ex cappellano militare, devastato dalla morte in guerra del figlio, che lui stesso aveva incoraggiato ad arruolarsi nelle forze armate. La fine dolorosa del suo matimonio, il rifiuto dell’amore offertogli da Esther, prima corista della chiesa riformata, la sottovalutazione di un probabile cancro allo stomaco  metteranno a dura prova la sua fede. Quando la giovane Mary (interpretata da Amanda Seyfried) si rivolgerà a Toller affinchè parli con il marito Michael, ambientalista radicale con pulsioni suicidali, il “contagio” di un mondo irrimediabilmente malato, sarà irreversibile. 

Ethan Hawke sul personaggio di Ernst Toller interpretato in First Reformed di Paul Schrader

Nella mia vita sono sempre stato circondato dalla religione tanto che mia nonna quasi sperava diventassi prete, ma per me la chiamata di Dio non è mai arrivata e sono diventato un attore.
Non è stato difficile calarmi in questo personaggio, devo dire che sono stato influenzato anche dal romanzo “Diario di un curato di campagna” di Georges Bernanos che naturalmente la mia famiglia possedeva. Ho approfondito molto il personaggio di Ernst Toller. Paul Schrader mi ha fatto leggere la sceneggiatura e mi sono appassionato sin da subito alla sua figua. La mia famiglia è molto influenzata da tematiche religiose e dalla fede, la religione ha sempre fatto parte del mio mondo. Non solo, se ci pensiamo bene, il rito della messa è una forma di recita, uno “spettacolo”, non è stato difficile per me entrare nello spirito di questo personaggio.

First Reformed secondo Paul Schrader

Non sono cattolico ma un riformista olandese. Detto questo, anche noi protestanti soffriamo della stessa patologia dei cattolici, nelle religioni cristiane è radicato il concetto di espiazione attraverso il sangue, anche in maniera simbolica, ci viene “instillato” che attraverso il sange possiamo essere purificati e raggiungere la salvezza, un’idea sicuramente pericolosa, ma è indubbio che fa parte dell’educazione che si riceve come cristiani.

In sala di montaggio, Benjamin Rodriguez Jr. mi diceva quanto secondo lui “First Reofrmed” fosse legato e connesso in un certo qual modo a “Taxi Driver”. Ci sono indubbiamente alcuni punti di contatto, ma non sono partito con questa idea, non volevo “collegare” i due film. Sono stato influenzato da Taxi driver senza volerlo. In effetti ci sono anche scene simili tra i due film. Riguardo al finale del film, io penso che l’arte non debba mai precludere alcuna interpretazione allo spettatore, quindi accetto qualsiasi interpretazione si voglia dare.
L’umanità sta vivendo un momento molto difficile, abbiamo guastato il nostro ambiente, il nostro mondo, penso che l’umanità abbia esaurito la sua spinta positiva e che adesso sia diventata un “problema”.

First Reformed di Paul Schrader, la recensione del DVD Universal Pictures Home Entertainment Italia

Dov’è una carogna in putrefazione gli uccelli da pre­da volteggiano e calano al suolo. Vita e morte sono ab­binate. I vivi attaccano i morti, a loro profitto. I mor­ti non ci rimettono nulla. Anzi guadagnano, in quanto vengono venduti. O sembra che guadagnino, se si ragiona in termini di guadagno e di perdita

Il pensiero di Thomas Merton attraversa l’ultimo film di Paul Schrader. Lo attraversa in modo esplicito, con i fugaci riferimenti alle letture predilette da Padre Toller (Ethan Hawke), in forma più sottile nella tensione verso un misticismo “primitivo”, scaturito dall’incorporamento della denuncia sociale nella contemplazione, quasi zen, del “nessun corpo“.
Age quod agis” è la spinta a cui Toller vorrebbe tendere, ma come per molti dei personaggi scritti dal regista americano, l’interpretazione del presente non viaggia sul percorso di un binario lineare. Il passato e i suoi demoni aprono un varco e si sovrappongono con gli stimoli di una nuova vita.

Descritto nella solitudine quotidiana di una delle prime chiese riformate in una città di fantasia dello stato di New-york, Toller vive in una parrocchia-museo dove il contatto con le anime della comunità è limitato e la scrittura di un diario sostituisce, nel rigore e nella ricerca, i principi di una vera e propria vita monastica.
A richiedere il suo aiuto è Michael (Philip Ettinger); attraverso la moglie Mary Mensana (Amanda Seyfried).  Il giovane attivista legato ai movimenti ambientalisti di frangia estrema, reclama ascolto.

Cupio dissolvi e il pessimismo di Michael agiranno come un’infezione sull’anima già ferita della sua guida spirituale fino a far emergere quell’impossibilità di vivere e di adattarsi alle regole dell’esistente che caratterizza tutti i personaggi del cinema di Schrader.

L’apostasia di Toller si manifesta su più livelli, prima di tutto nei confronti di Abundant Life, il sistema economico che è alla base della stessa chiesa-museo e che gestisce un’azienda caritatevole di grandi dimensioni, ma più sottilmente mina la sua stessa professione di fede anche attraverso la storia fondativa della chiesa in cui opera.

In una sequenza brevissima, Toller guida una scolaresca dentro gli ambienti della chiesa museo, aprendo una botola sul pavimento. Le fondamenta della struttura architettonica nascondono il luogo che era destinato agli schiavi, una visione transtorica che interessa a Schrader, che emerge nuovamente e in modo beffardo durante l’esercizio di meditazione consigliato a Toller da Mary, dove il viaggio virtuale nella galassia lascia il posto alla visione nerissima di una catastrofe ambientale.

Ma che tipo di contatto con il mondo è quello di Toller? Nella visione di cui parlavamo, Schrader infrange la dimensione spirituale con la brutalità del digitale, unico momento apparentemente sopra le righe rispetto ad un film dal rigore quasi bressoniano,  sulla linea di Mishima, Patty Hearst, Affliction, The Light Sleeper e altre lucide simmetrie che conosciamo benissimo. Infrazione che allude alla virtualità dello sguardo e ad una realtà ormai completamente mediata. Ciò che spinge Toller a percepire la deriva del mondo è la sua conoscenza attraverso internet, la frequentazione di siti ambientalisti, la sua solitudine che collide con lo schermo di un notebook.

Quello che Merton definiva come subcosciente somatico, Schrader riesce a renderlo tangibile nella descrizione di un pericolosissimo mondo isolazionista, cercando l’origine del fondamentalismo proprio nella collisione tra radici cristiane e realtà. “Lo spaventoso infrangere di idoli” e la purificazione del santuario verso il vuoto e l’assenza dell’immagine, è la tensione che Schrader insegue in ogni immagine di First reformed, opera feroce e inquieta, attraversata da infinite contaminazioni, eppure di rarissima purezza.

First Reformed, la creazione a rischio. Il DVD Universal Pictures Home Entertainment Italia

Il DVD di First Reformed pubblicato da Universal è un DVD standard con un rapporto video 1:33:1 e che come dotazione non contiene alcun extra. Disponibili i sottotitoli in Italiano e in altre lingue, oltre all’audio  Italiano (Dolby Digital 5.1); Inglese (Dolby Digital 5.1)

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

ARTICOLI SIMILI

CINEMA UCRAINO

Cinema Ucrainospot_img

INDIE-EYE SU YOUTUBE

Indie-eye Su Youtubespot_img

FESTIVAL

ECONTENT AWARD 2015

spot_img