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La Bambola assassina di Tom Holland in Blu Ray

Nuova uscita Midnight Classics, la collana dedicata ai capolavori del cinema horror, pubblicata da Midnight Factory

La bambola assassina di Tom Holland, 2 Blu Ray Midnight Factory

 “La Bambola Assassina“, il film diretto da Tom Holland nel 1988, viene presentato in una bella versione limitata da Midnight Factory, con cartolina e book da collezione. I Blu Ray sono due, il primo con il film e i commenti audio, il secondo con più di tre ore di contenuti speciali, molto interessanti per comprendere la lavorazione, i segreti, i trucchi e lo spirito di un’epoca ancora artigianale per quanto riguarda il cinema horror.

La Bambola Assassina – Blu Ray (2) Midnight Factory, il video unboxing

*Prodotto omaggio stampa inviato dall’etichetta

Gioco di bambini: La bambola assassina, la recensione del film di Tom Holland

Reduce dalla commedia con Woopi Goldberg “Fatal Beauty“, Tom Holland torna a bazzicare territori più congeniali, dopo il folgorante esordio con “Fright Night“. “Child’s Play” viene scritto insieme a Don Mancini e John Lafia, il primo alla seconda esperienza con la scrittura, dopo Ork di John Carl Buechler (il regista di Troll), il secondo sempre alle prime armi, dopo aver scritto e diretto “The Blue Iguana“, un noir alla Jonathan Demme che debuttò lo stesso anno di “Child’s Play” al festival di Cannes.
Lo script aggiorna un tema allora vecchio di almeno sessant’anni nella storia del cinema, come il rapporto tra inanimato e animato, nell’esperienza al limite tra sogno e realtà dell’infanzia.

Basta pensare a “La bambola del diavolo” di Tod Browning, al segmento “The Vetriloquist” di Dead of Night diretto da Alberto Cavalcanti e interpretato da Michael Redgrave e ad altri esempi in cui i territori del voodoo sconfinano nel perimetro che definiamo come realtà.

Una relazione con il perturbante lunga più di un secolo e che trova compimento con il perfezionamento delle bambole di consumo tra otto e novecento, se ovviamente escludiamo gli automi settecenteschi di Pierre Jaquet-Droz ed Henri Maillardet.

Il primo riflesso nella letteratura del fantastico lo si deve a E.T.A Hoffman e al racconto “L’uomo della sabbia”, di cui  “Child’s Play” può anche essere considerata una delle innumerevoli varianti.

In fondo Chucky è anche un robot e se non condivide quella perfetta similarità con gli esseri umani, rappresenta l’evoluzione degli animatronics dopo l’applicazione “rudimentale” di Crichton nel bellissimo e ancora terrificante “westworld”.

Ma nel contesto dell’horror fine ottanta, senza scegliere la strada del gore, il film di Holland recupera gli incubi dell’infanzia causati dagli oggetti transizionali, forzando il confine tra paura e incredulità.

Il piccolo Andy (Alex Vincent) assume su di se tutti i segni di quell’infanzia abbandonata davanti ad un televisore che cerca i segni della meraviglia fuori dalla natura e dentro la scatola dei sogni del mercato globale. Ipnotizzato dai commercial televisivi come i bimbi di “Halloween III, il signore della notte” il bel film di Tommy Lee Wallace, è un fanatico della bambola “Good Guy”, pubblicizzata insieme ad una serie di gadgets e accessori collaterali, gli unici che la madre Karen (Catherine Hicks) può permettersi di comprargli, da donna sola e lavoratrice.

L’era Reagan è servita, con datori di lavoro spietati e devoti al profitto e un’America derelitta, confinata nelle periferie, che a un certo punto saranno lo spazio esplorato dal povero Andy mentre cerca la sua bambola, in una sorta di fiaba rovesciata dove lo stupore e la magia sono solo un inganno.

“Child’s Play”, a 31 anni di distanza ha ancora questa forza e con i mezzi di un b-movie deragliante, racconta la perdita dell’innocenza nella dissoluzione di quel patto di fiducia tra gli adulti e il mondo infantile.

Basta da solo il segmento in cui Andy, costretto in una prigione psichiatrica, subisce lo stupro più violento della sua vita, quello di una realtà sociale che invece di proteggerlo, lo uccide.

Chucky, lo spirito di Charles Lee Ray, il serial killer interpretato da Bad Dourif che possiede il “Good Guy” recapitato al piccolo Andy, altro non è che il segno di quella violenza che si annida nel cuore della società statunitense e che si scatenerà entro l’area protetta dell’infanzia.

L’occhio di Chuky, ancora vivo e vitreo sotto l’ammasso di plastica bruciata, incrocia quello di Andy dalla fessura della porta, in un freezed frame indimenticabile.

La bambola assassina, La versione Midnight Classics

La versione Midnight Classics del film è costituita da due Blu Ray, uno con i film e i commentari audio, l’altro interamente dedicato ai contenuti speciali. Nel primo disco, oltre ai commenti sottotitolati del regista Tom Holland, degli attori Alex Vincent e Catherine Hicks, del designer Evin Yagher, del produttore David Kirschner insieme allo sceneggiatore Don Mancini, è presente anche quello più ludico con “Chucky”, la bambola assassina.
il secondo disco, molto più specifico e utile, contiene più di 3 ore di contenuti speciali.

La bambola assassina, i contenuti extra del doppio Blu Ray Midnight Factory

Si comincia con una featurette girata alla convention Monster Mania del 2007. In circa 5 minuti e mezzo di materiale, gli interventi di Catherine Hicks, Alex Vincent e Chris Sarandon.
Dietro le quinte degli effetti speciali è un dietro le quinte girato in home video (probabilmente VHS o Video 8) durante la lavorazione del film, che racconta il laboratorio degli effetti speciali, mostrando tutte le fasi nella creazione di Chucky fino all’applicazione degli animatronics. Completano i sessanta minuti di dietro le quinte alcune immagini girate durante la lavorazione effettiva del film. L’effetto VHS è straordinario e vedere Ed Gale, l’attore affetto da nanismo che interpreta Chucky in alcune sequenze d’azione e ammirare la bambola che muove i primi passi, quando la sua carcassa viene implementata all’animatronic, è quasi più spaventoso del film di Holland.
Chucky: come nasce un incubo è una feauturette di circa dieci minuti incentrata ancora sugli effetti e gli animatronics di Kevin Yagher. Vengono integrate alcune interviste alle immagini già viste nel documentario di 60 minuti girato in home video
Dietro le quinte de “La bambola assassina”è un’altra featurette di 6,15 minuti. Realizzato durante la promozione del film, è un making of “vintage” con alcune brevi interviste.
Howard Berger: l’amico per sempre degli effetti speciali è un documentario di 40 minuti che racconta il lavoro della KNB EFX Group fondata da Robert Kurtzman, Greg Nicotero, e Howard Berger. Oltre a raccontare il livello che avevano raggiunto fino a quel punto, introduce ovviamente gli effetti utilizzati per “Child’s Play”, arrivando ad una descrizione dettagliata del lavoro sul set e con il cast.
La Creazione di Chucky è una featurette di 10 minugi, che mette insieme le testimonianze di vari membri della produzione, da Don Mancini che aveva scritto la sceneggiatura, passando per il produttore del film, David Kirschner.
Il volto dietro la maschera: Essere Chucky, Intervista a Ed Gale è  il terzo dei lunghi approfondimenti presenti nell’edizione Midnight Factory ed è costituito da una lunga intervista ad Ed Gale, l’attore affetto da nanismo che interpreta Chucky in alcune sequenze del film.
Featurette vintage:  è  un breve contenuto girato in pellicola ai tempi del film, che riassume in termini pubblicitari alcune sequenze del film mettendole in relazione con immagini girate durante la lavorazione e un po’ di dietro le quinte.
Conclude la sezione extra la galleria di poster e cartoline da collezione, il trailer, i trailer e gli spot televisivi ed infine i crediti

La confezione Midnight Factory è realizzata con la consueta cura, il booklet da collezione con il saggio introduttivo curato da Nocturno Cinema, è questa volta stampato su carta patinata. Oltre ai due Blu Ray è inclusa anche una cartolina da collezione. Per dettagli vi rimandiamo al nostro video unboxing, consultabile in testa a questo articolo.

 

 

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