Sono luoghi ignorati dalla memoria storica quelli in cui ci trascina Oren Jacoby. Storie di vite nell’ombra, che compirono imprese epiche con la modestia degli eroi, quelli veri, quelli che agirono seguendo l’idea per cui “il bene si fa ma non si dice”.
Le gesta intrepide del famoso ciclista Gino Bartali vengono finalmente rivelate dopo la sua volontaria “omissione di meriti” come figura cardine della resistenza antifascista, e si caricano di un valore leggendario, restituendo questo personaggio ad un ruolo storico che travalica i semplici meriti sportivi. Il ciclista che rifiutò ostinatamente di diventare il modello delle virtù fasciste, ma che venne ugualmente esaltato dai giornali come prototipo italico di virilità. Paradossale come proprio questo esempio di integrità tramasse segretamente proprio contro l’ideale mussoliniano, compiendo dei lunghi viaggi notturni in bicicletta per trasportare dei documenti falsi per gli ebrei in fuga. Ci piace credere che siano stati proprio quei lunghi viaggi tra Roma e Assisi, sospinti da un intimo senso di giustizia, a temprare questo Mercurio partigiano prima della sua vittoria al Tour de France nel 1938.
Così come la divertente e struggente storia di Giovanni Borromeo, medico romano che riuscì a salvare molti ebrei dalla furia perversa delle SS, inventando una fantomatica malattia contagiosa che tenne lontani i soldati nazisti dal braccio dell’ospedale adibito a rifugio. Lo chiamò il Morbo K, in onore dei tanti gerarchi nazisti dal nome con le stesse iniziali. Una beffa dal potere sdrammatizzante, per farsi coraggio, per affrontare con un sorriso ironico il terribile dramma della Shoah
Jacoby lascia che siano le vive voci di chi beneficiò di questo aiuto a parlare, a raccontare le emozioni, tra gioie e paure, in una fedele ricostruzione e in un recupero di quei protagonisti altrimenti destinati all’oblio.
Traspare così tutto un sistema segreto di resistenza, di eroi coraggiosi che sfidarono la prevaricazione di un potere basato sull’odio. I testimoni di quel dramma ripercorrono i luoghi in cui riuscirono a trovare rifugio ed ospitalità: monasteri, case di campagna e cantine di città, fino al palazzo della Marchesa Gallo, altra eroina silenziosa, che rischiò la sua vita e il suo nome per dare rifugio ad una famiglia ebrea.
Una raccolta di testimonianze dall’intenso impatto emotivo, commovente e profondo, quasi bisbigliato tra le pagine ancora intonse del libro della storia. Una ricerca intima, ma proprio per questo efficace, che va dritta al cuore, nell’anima dove alberga quel segreto, alla ricerca di quel bene che si fa ma non si dice.
Dove e come guardare My Italian Secret di Oren Jacoby in streaming
Il film di Oren Jacoby My Italian Secret – gli eroi dimenticati, si può vedere in streaming sulle seguenti piattaforme
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