Dopo l’iniziativa del BFI anche la Cineteca di Bologna si allinea alle celebrazioni per il 50/mo anniversario di Picnic ad Hanging Rock, il capolavoro del regista australiano Peter Weir uscito nel 1975 e tratto dall’omonimo romanzo di Joan Lindsay pubblicato nel 1967.
A partire dal 3 febbraio il film sarà nelle sale italiane nella versione restaurata in 4K da Acid Pictures in collaborazione con Second Sight Films
Ambientato nel 1900, il romanzo e il film seguono il percorso di un gruppo di studentesse dell’Appleyard College condotte durante il giorno di San Valentino ad un picnic scolastico nell’area sottostante tra il Monte Macedon e il Monte Diogene, al centro del paesaggio naturale della Victoria. Tre di loro, insieme ad un’insegnante, si avventurano sulla formazione rocciosa di origine vulcanica, per scomparire tra le cime. Solo una di queste sarà successivamente ritrovata priva di conoscenza e senza alcun ricordo di quello che è accaduto in vetta al minaccioso complesso. La ricerca e la presenza impalpabile delle ragazze, ormai parte integrante della natura stessa, influenzerà irreversibilmente la vita nell’istituto diretto dall’algida Mrs. Appleyard, fino a disgregarne i principi costitutivi.
Il critico Michele Faggi ha scritto un ampio e lungo approfondimento sul film di Peter Weir, contestualizzando la genesi produttiva e proponendone un’interpretazione ricca di stimoli e spunti culturali. L’analisi di Faggi parte dal romanzo di Joan Lindsay, passa per i riti di passaggio di Marshall e Golding, si sofferma sugli impressionisti australiani, esamina l’incredibile lavoro sul suono, riflette sul tempo del sogno, ma soprattutto evidenzia quanto il film di Weir sia ancora un oggetto filmico capace di materializzare le paure e le ossessioni del mondo occidentale contemporaneo rispetto alla penetrazione di alterità culturali e spirituali sepolte, rimosse e contrastate. La paura dell’ignoto genera mostri: la violenza sessuale, il rapimento, il demonio, la fine della civiltà.
L’approfondimento su Picnic ad Hanging Rock si legge da questa parte su indie-eye cinema
Il film di Peter Weir sarà proiettato nelle sale di tutta italia lungo il mese di Febbraio a partire dal 3.
In Toscana per esempio lo si potrà vedere al Cinema i Quattro Mori di Livorno il 3 Febbraio, all’Astra di Lucca il 4 Febbraio, all’Arsenale di Pisa il 3 e il 4 Febbraio, in Lombardia al Beltrade di Milano il 3,4 e 5 Febbraio, in Sicilia al Rouge et Noir di Palermo il 3 Febbraio, in Veneto al Rossini di Venezia il 4 e il 5 Febbraio, nelle Marche al Gabbiano di Senigallia il 3 Febbraio, in Emilia Romagna al Modernissimo di Bologna il 18 Febbraio, in Campania al Modernissimo di Napoli il 3 Febbraio, in Basilicata al Don Bosco di Potenza il 3 Febbraio, in Piemonte al Massimo di Torino per una lunga programmazione il 3, 7, 9, 11, 12, 15, 16, 21 Febbraio, in Puglia allo Splendor di Bari il 3,4 Febbraio, in Sardegna al Greenwich di Cagliari il 3,4,5 Febbraio, in Friuli Venezia Giulia al Cinemazero di Pordenone il 3,4 Febbraio, nel Lazio al Troisi di Roma il 13, 14, 15, 17, 18, 19 Febbraio, in Liguria all’Odeon di La Spezia il 4 e 5 Febbraio, in Umbria al PostModernissimo di Perugia il 3, 4, 5 Febbraio, in Trentino Alto Adige al Capitol di Bolzano il 3 e il 4 Febbraio,
Per vedere la lista completa delle sale, in costante aggiornamento, consultate il sito ufficiale della Cineteca di Bologna