Il film ucraino Reflection (Vidblysk) di Valentyn Vasjanovyč, ambientato durante la guerra del Donbas del 2014 e in concorso alla 78. Mostra di Venezia 2021, sarà proiettato a Roma al Cinema Troisi (7 marzo) a Milano all’Anteo Palazzo del Cinema (9 marzo) e a Venezia al Cinema Rossini (10 marzo)
in segno di solidarietà con l’Ucraina. Dal 18 Marzo il film arriverà nelle sale cinematografiche.
In Reflection, il chirurgo ucraino Serhiy (Roman Lutskiy) viene catturato dalle forze militari russe durante la guerra del 2014 nel Donbas, nell’Ucraina orientale. Mentre è prigioniero assiste a spaventose scene di umiliazione, violenza e indifferenza verso la vita umana. Dopo il rilascio, tenta con fatica di tornare alla quotidianità dedicandosi a ricostruire i rapporti con la figlia e l’ex moglie.
Tali temi – l’orrore e la violenza disumana della guerra – sono presenti anche nel precedente film di Vasjanovyč, Atlantis (Atlantyda, 2019), ambientato in un futuro molto prossimo in Ucraina orientale, diventata dopo la guerra un deserto inadatto alla presenza umana. Qui Sergeij, ex soldato che soffre di stress post-traumatico, tenta di adattarsi alla nuova realtà specializzandosi nel recuperare cadaveri di guerra. Atlantis ha vinto il Premio per il miglior film della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia 2019. E’ stato scelto come candidato ucraino agli Oscar.
Valentyn Vasjanovyč (Žytomyr, Ucraina occidentale, 21 luglio 1971) è un regista, sceneggiatore e produttore ucraino. Si è formato alla scuola di Andrzej Wajda. Prima di Vidblysk (Reflection, 2021) e Atlantyda (Atlantis, 2019), nel 2014 è stato produttore, direttore della fotografia e montatore del film nella lingua dei segni ucraina The Tribe di Myroslav Slabošpyc’kyj, vincitore del Gran premio alla Semaine de la Critique di Cannes. In seguito, da regista ha diretto Zvychayna sprava (2012), Kredens (2013) e Riven” čornoho (2017), film che ha rappresentato l’Ucraina all’Oscar come miglior film straniero 2018.