The Midnight After, il nuovo film del regista HongKonghese Fruit Chan, sarà presentato in anteprima a Berlino 64 nella sezione Panorama Special.
Il film arriva quattro anni dopo Don’t Look Up, il precedente lungometraggio di Chan realizzato negli stati uniti, remake di un film del giapponese Nakata Hideo del 1999.
The midnight after è la storia di 17 persone che si trovano in una condizione post-apocalittica: tutta la popolazione mondiale è scomparsa e gli unici sopravvissuti dovranno fare i conti con i loro principi civili e religiosi; se la civiltà è crollata, come sarà possibile sopravvivere? come sarà possibile riportare la vita ad una condizione normale?
Il film è tratto da un romanzo – fenomeno come: “Lost on a Red Minibus to Taipo” , scritto dall’autore conosciuto come “Pizza”; Fruit Chan lo ha adattato in modo spettacolare. È la storia di un autista di autobus che deve trasportare 16 passeggeri da Hong Kong ai nuovi territori di Tai Po. Viaggiando attraverso il Lion Rock Tunnel, questi si troveranno in un mondo completamente irriconoscibile quando passeranno dall’altra parte. Il film descrive una strana apocallisse: le 17 persone sono un gruppo di tipici HongKonghesi che come unici abitanti del pianeta, dovranno rivedere le loro identità, le loro realazioni e la loro idea di futuro. In questa realtà inimmaginabile il film indaga la parte oscura che si nasconde dentro ognuno di noi attraverso un’attenta descrizione fenomenologica dei protagonisti.
The Midnight after mette insieme una serie di star HongKonghesi di alto livello come Simon Yam, Kara Hui e Suet Lam e attori della nuova generazione come You-nam Wong, Janice Man e Tien-you Chui. Quello che sembra molto interessante del film, è il carattere locale che Fruit Chan ha voluto mantenere, descrivendo dei normali cittadini di Hing Kong con un realismo fresco e non artefatto. Le location sono quelle della “vita reale”, messe a contrasto con le improvvise difficoltà che i protagonisti del film dovranno affrontare, creando cosi le premesse per un dramma “realistico” a forti tinte.