Sono 12 opere prime e seconde quelle del 39/mo festival del cinema di Torino. Nuovi autori, e il coraggio di produzioni che investono nel futuro, scommettendo su titoli e autori che secondo i selezionatori, sono animati dal sacro vento dell’innovazione. Al centro, la sala cinematografica, che torna ad avere il suo ruolo fondativo per la seconda edizione del festival diretta da Stefano Francia di Celle.
Oltre alle opere del concorso, una ricca proposta veicolata da numerose sezioni parallele.
Tra i titoli più interessanti segnaliamo il nuovo di Clint Eastwood, Cry Macho, opera crepuscolare tra il Messico e il Texas, che arriverà nelle nostre sale il 3 dicembre grazie a Warner Bros, Il pranzo di Francesco di Pasquale Scimeca, documentario di 52 minuti sulla visita di Papa Francesco alla missione Speranza e Carità di Palermo; Trafficante di Virus di Costanza Quatriglio, che ripercorre le vicende di Ilaria Capua e delle accuse infamanti a suo carico, con Anna Foglietta che le presta il volto e l’intensità e la distribuzione Medusa.
Nella sezione L’incanto del reale, dove gli archivi audiovisivi sono al centro della selezione stessa, è presente anche Tonino de Bernardi: Una ricerca senza confini, dello stesso De Bernardi insieme a Tiziana Panizza e Simone Chiapino, 80 minuti tra recenti cortometraggi dell’autore e dei filmmakers legati al suo mondo creativo. Presenti anche due corti di Pappi Corsicato.
Dedicata all’esemplarità ed eccezionalità del cinema francese, inteso in termini creativi, ma anche come sistema produttivo unico in Europa, è la sezione Surprise. In programma una serie di film molto attesi tra cui Bergman Island / Sull’isola di Bergman, film di Mia Hansen-Løve sulle tracce del paesaggio amato dal regista svedese, come punto di partenza su un viaggio interiore. Jan Par Charlotte, il punto di vista dell’attrice e regista francese Charlotte Gainsbourg sulla madre Jane Birkin. Suzanna Andler, il film di Benoît Jacquot tratto dal testo teatrale della Duras, interpretato da Charlotte Gainsbourg. Il nuovo Arnaud Desplechin, intitolato Tromperie / Deception, ispirato a La Controvita di Philip Roth.
Sempre tra le sezioni parallele uno speciale dedicato ad Edoardo De Filippo, i consueti titoli del progetto Torino Film Lab, la sezione Incubator dedicata per lo più ad opere prime che si sono distinte per estetica e approcci innovativi durante la fase di selezione, Le Stanze di Rol, la cui ispirazione trasversale è dichiaratamente nel nome di uno dei più chiaccherati “sensitivi” della trivialissima storia antroposofica ed esoterica Torinese (Elemire Zolla, di ben altro spessore, sarebbe stato d’accordo), ma che si occupa di cinema di genere, per superarne confini, limiti, indagare sconfinamenti, contaminazioni e altre intersezioni, almeno sulla carta.
Questi i dodici titoli del concorso internazionale
ALONERS
di Hong Seong-eun (Corea del Sud, 2021, DCP, 91′)
Jina, giovane impiegata modello, lavora in un call-centre per conto di una società bancaria. Due
episodi sconvolgono l’equilibrio delle sue giornate: il vicino di casa viene ritrovato morto dopo una settimana e la madre muore lasciando un dubbio testamento. Jina utilizza la camera che era stata installata a casa della madre per osservare le giornate del padre rimasto solo in casa.
BETWEEN TWO DAWNS
di Selman Nacar (Turchia / Romania / Francia / Spagna, 2021, DCO, 91’)
Kadir conduce felicemente una fabbrica tessile con il resto della famiglia. Quando un operaio si
ustiona le cose per lui cambieranno senza quasi accorgersene. Un film che affronta con estrema
sobrietà temi importanti come la sicurezza sul lavoro e la fiducia. Tutto è focalizzato sull’incidente, le sue conseguenze, lo sgretolarsi delle certezze di Kadir, in un lungo accerchiamento dello sguardo.
LE BRUIT DES MOTEURS / THE NOISE OF ENGINES
di Philippe Grégoire (Canada, 2021, DCP, 79′)
Un istruttore di tiro presso una scuola di agenti doganali, dopo un incontro passionale con una
studentessa, viene sospeso dal lavoro. Si trasferisce dalla madre in un paesino di provincia. Per uno strano gioco del destino, la piccola comunità viene sconvolta dalla produzione di disegni erotici ad opera di un presunto maniaco sessuale, e l’istruttore finisce nella lista degli indagati.
LA CHICA NUEVA / THE NEW GIRL
di Micaela Gonzalo (Argentina, 2021, DCP, 80′)
Jimena, senza soldi e dimora, attraversa l’Argentina per ricongiungersi al fratellastro in Rio Grande. Decisa a dare una svolta alla sua vita, trova un lavoro in una fabbrica e con questo una comunità a cui appartenere.
CLARA SOLA
di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania, 2021, DCP, 108′)
In un remoto villaggio della Costa Rica Clara, sofferente per dolori a ossa e muscoli, viene usata dalla madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi. Le è stata cucita addosso una camicia di forza della quale dovrà sbarazzarsi. Un film di dolore muto e furioso, oppressione e liberazione.
THE DAY IS OVER
di Rui Qi (Cina, 2021, DCP, 103′)
In un villaggio rurale della Cina, tra le case povere e la scuola, quattro giovani ragazzine formano un gruppetto inseparabile: insieme vagabondano per i campi e le strade, nella natura verdeggiante e rigogliosa tra i fiumi e i boschi, mentre affrontano i drammi del loro quotidiano. Un’opera prima di struggente bellezza e semplicità.
FEATHERS
di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia, 2021, DCP, 112′)
Una donna totalmente asservita ai suoi doveri di moglie e madre affronta un cambiamento radicale dopo che, alla festa di compleanno del figlio, un prestigiatore trasforma suo marito in un pollo. Costretta ad assumere il ruolo di capofamiglia e nonostante gli sforzi per ripristinare la situazione, la donna comincia ad assaporare il gusto nuovo della libertà. Le conseguenze saranno eclatanti. Il film sarà distribuito in Italia da Wanted.
GROSSE FREIHEIT / GREAT FREEDOM
di Sebastian Meise (Austria / Germania, 2021, DCP, 117′)
Dall’immediato secondo dopoguerra alla fine degli anni ’60, Hans Hoffman viene ripetutamente
condannato per omosessualità. Trascorrono, così, vent’anni, fatti di silenzi, sguardi, dolore e
speranza, dove i gesti si ripetono tragicamente sempre uguali. Quasi un melodramma sull’ostinata ricerca di libertà e amore.
UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN / A RADIANT GIRL
di Sandrine Kiberlain (Francia, 2021, DCP, 98′) – Anteprima Internazionale
Parigi, 1942. Irène, giovane ebrea francese, studia recitazione e vive con la famiglia. Sogna un futuro in teatro, ma tutto cambia con l’inizio della persecuzione degli ebrei. L’attrice Sandrine Kiberlain esordisce come regista trattando un tema storico con assoluta modernità di sguardo che colpisce al cuore.
IL MUTO DI GALLURA
di Matteo Fresi (Italia, 2021, DCP, 103′)
Quasi un western ambientato tra i monti e i boschi della Gallura, dove, tra il 1849 e il 1856 si consumò una feroce faida tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa che causò decine di morti. Tra gli artefici c’era Bastiano Tansu, detto il Muto, divenuto protagonista di una leggenda ancora, in parte, avvolta nel mistero. Il film sarà distribuito da Fandango.
EL PLANETA
di Amalia Ulman (USA, 2021, DCP, 79′)
Leonor torna a Gijon per stare con la madre dopo la morte del padre. L’opera prima della regista e attrice, in bianconero, è ambientata negli anni recenti della crisi economica e, con i toni della commedia stralunata e malinconica e di un umorismo amaro, descrive la deriva sociale e esistenziale di due donne.
LA TRAVERSÉE / THE CROSSING
di Florence Miailhe (Francia/Repubblica Ceca/Germania, 2021, DCP, 84′)
Allontanati bruscamente dai genitori, due fratellini affrontano un drammatico viaggio per scappare dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine, nell’Est Europa. Una raffinata opera di cinema d’animazione che usa tecniche originali per un racconto sullo sforzo senza fine di chi emigra per trovare una vita migliore.