“Words with Gods” è il film collettivo presentato fuori concorso alla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia. Nove registi di fama internazionale raccontano il loro punto di vista sul ruolo della religione nella vita di diverse comunità culturali. Nascita, morte, fede o assenza della stessa sono i temi affrontati dai nove registi, collegati insieme da Mario Vargas Llosa, dalle animazioni di Maribel Martinez e con la colonna sonora di Peter Gabriel che include il brano inedito “Show Yourself”.
“Words with gods” si apre con il corto di Warwick Thornton intitolato “Veri Dèi” e ambientato nel deserto australiano, racconto sulla tradizione animista e quindi sull’esperienza spirituale aborigena. Segue il segmento di Héctor Babenco, “L’ uomo che rubò un’anatra“, che racconta la storia di un uomo violento lasciato dalla moglie che assiste alla dissoluzione della sua famiglia. Senza più speranza, vagherà per le strade di São Paulo. “La stanza di dio” è l’episodio girato da Mira Nair, storia di una famiglia indiana benestante che sta mettendo su un ricco appartamento a Mumbai. Nelle discussioni famigliari, acquisisce una posizione centrale quella legata alla collocazione della stanza destinata alla preghiera. “Sofferenze” è il corto diretto dal regista giapponese Hideo Nakata e dedicato all’elaborazione di un lutto. Al centro la storia di un pescatore giapponese che perde la sua famiglia in seguito allo tsunami del 2011. Le domande sul perchè della sua esistenza arriveranno ad un confronto estremo dopo l’incontro con un monaco buddista. “Il libro di amos” è il breve film girato da Amos Gitai, presente a Venezia 71 anche con il suo ultimo lungometraggio, sempre fuori concorso, intitolato “Tsili“. Il corto mette a confronto la politica attuale di Israele con il suo passato, tra brani dell’antico testamento recitati come segno profetico e civili e soldati che combattono tra di loro. Álex de la Iglesia, presente a Venezia 71 con il suo documentario su “Messi“, nella sezione Giornate degli autori, partecipa al progetto “words with gods” con “la confessione” storia dell’incontro tra un assassino e un tassista cattolico praticante. Il primo crede che il secondo sia un sacerdote, e per questo il suo destino prenderà una direzione non prevista. Emir Kusturica descrive il giorno di un prete cristiano ortodosso ne “la nostra vita“, l’ambientazione è quella delle montagne serbe, sfondo per un viaggio spirituale non convenzionale. “A volte alza lo sguardo” è l’episodio diretto da Bahman Ghobadi, racconto tra commedia e tragedia, lussuria e fede. La storia è quella di due gemelli siamesi attaccati mediante la testa; questi devono scendere a patti con carattere, filosofia di vita e attitudini religiose, diametralmente opposte. Chiude il film “Sangue di Dio“, diretto da Guillermo Arriaga, storia di un ingegnere minerario ateo che discute con suo padre riguardo una visione di Dio che questi dice di aver avuto. “Words with gods” sarà presentato a Venezia 71 il 30 agosto alle ore 14:00 in Sala Grande e il 6 settembre alle 11:30 in Sala Darsena. Il film fa parte di un progetto più complessivo volto alla diffusione di iniziative a carattere interreligioso.