Distribuito da CGHV, è disponibile da un paio di mesi il dvd de Il primo Bacio, commedia brufolosa su croci e delizie dell’adolescenza, che si è aggiudicato il premio come miglior opera prima all’edizione 2010 dei Cesar. Attualmente in forze presso il settimanale satirico Charlie Hebdo, il vignettista franco-siriano Riad Sattouf (La vie secrète des jeunes) firma il suo primo lungometraggio, uno school movie dall’anima fumettistica, che evolve inanellando sketch più o meno irrelati e alternando con arguzia ironia e cinismo. “Non può avere la ragazza. È più brutto di noi”, esclama Camel all’inizio, mentre lui e l’amico Hervé scrutano il cortile della scuola, spazio fisico equamente spartito fra gli “sfigati” e i belli-alti-e-forti sempre circondati dalle ragazze più ambite. Il mondo degli adulti è un incomprensibile collage di depressi (la madre di Hervé, il professore suicida), individui fallocentrici (i padri) e ammalianti seduttrici (la preside e le madri-amanti che popolano i sogni di Camel), tutti congedati con sovrano disprezzo da parte della generazione più giovane, impegnata a esplorare i confini del proprio universo personale e, soprattutto, a combinare qualcosa con gli/le esponenti dell’altro sesso. Le barriere sembrano infrangersi quando Aurore, la più bella e ambita della classe, mostra un inatteso interesse per Hervé (taglio di capelli improbabile, felpone sdrucite e ortodonzia in bella mostra) in quella che pare l’ennesima variante de La bella e la bestia. Di fronte all’inattesa intraprendenza femminile, l’inesperto Hervé si scoprirà improvvisamente desiderato. L’umorismo un po’ cinico (il braccio rotto di Luic) sfuma nel grottesco (la festa a casa di Aurore) e l’inedita insistenza su sgradevoli dettagli fisico-anatomici (seni cadenti, brufoli, capelli unti) azzera i sentimentalismi da commedia adolescenziale, cogliendo il tratto distintivo dell’età di mezzo nel contrasto tra desiderio di emulazione e ricerca di un’identità propria. La struttura narrativa resta poco più che un pretesto per accumulare temi e personaggi. Deboluccio e un po’ slegato, ma a tratti divertente. Niente extra nell’edizione italiana (italiano, italiano sottotitolato, lingua originale con sottotitoli in italiano), che presenta esclusivamente trailer.