lunedì, Novembre 18, 2024

Il ritorno dei morti viventi di Dan O’Bannon, il Blu Ray

Dan O’Bannon, uno dei nomi fondamentali del cinema di genere statunitense. Sceneggiatore e regista, è l’autore dietro film leggendari come Dark Star di John Carpenter, Alien, un cult d’animazione come Heavy Metal di Gerard Potterton, Space Vampires di Tobe Hooper e Total Recall di Paul Verhoeven, solo per citare i più importanti. The Return of the Living Dead, ovvero il ritorno dei morti viventi è il suo primo film come regista, uscito nel 1985. Capostipite del “genere” Zom-Com è un titolo dall’irresistibile comicità e attraversato da un’anarchica forza punk, grazie anche ad una colonna sonora che mette insieme classici psychobilly, garage e post-punk. Tra le band e i musicisti coinvolti: The Damned, The Flesheaters, SSQ e l’indimenticabile Surfin’ Dead dei The Cramps.

Il ritorno dei morti viventi, il video unboxing del Box Blu Ray Pubblicato da Midnight Factory con marchio Midnight Classics

*Prodotto omaggio stampa inviato dall’etichetta

Dan O’Bannon, John A. Russo e George A. Romero – la genesi de Il ritorno dei morti viventi

Per “Il ritorno dei morti viventi” si pensa in prima istanza all’autore e al regista de “La notte dei morti viventi”. Dopo il rifiuto incassato da Tobe Hooper, John A. Russo e George A. Romero non riescono a trovarsi d’accordo, il secondo molla il progetto e si dedica a “Day of the Dead”, terzo film della sua saga sui morti viventi, mentre il soggetto originario di Russo, concepito con un’idea di base legata al settarismo religioso, viene in realtà trasfigurato, snaturato senza una via di sbocco, fino a quando non si pensa a Dan O’Bannon, a cui viene affidata anche la regia. Il progetto prende tutta un’altra piega rispetto alla visione distopica di Russo e vira verso la commedia innervata di cultura punk, mettendo al centro due magazzinieri di un centro specializzato in prodotti medici e un manipolo di punk scalcinati amici di Freddie, uno dei due impiegati della ditta chimico-farmaceutica. Nei magazzini dell’azienda gli Zombie resuscitano dando il via alla riscossa dei morti viventi direttamente dal suolo cimiteriale di Lousville, la città del Kentucky che tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta sarà una fucina importantissima di talenti musicali.
O’Bannon sfrutta una geniale intuizione: quella di immaginarsi in forma di incipit i fatti dello storico primo film di Romero sugli Zombie come ispirati ad eventi realmente accaduti. Una trovata che gli servirà per inanellare una serie di esplosive situazioni “Zom-Com”, tanto da consentirgli l’introduzione di quei topoi che saranno sfruttati in numerosi film successivi legati al genere. La contaminazione è servita.

Il ritorno dei morti viventi, l’edizione limitata Midnight Factory 3 Blu Ray Disc + Booklet Mediabook da Collezione

Dopo L’armata delle Tenebre, Il tunnel dell’orrore, Carrie e Zombie, Midnight Factory continua a sfornare ottimi box da collezione legati ai classici del cinema horror. L’ultima uscita Midnight Classics è questa dedicata al film di Dan O’Bannon e rappresenta davvero un must have, non solo per la qualità della proposta, ma anche per la necessità di recuperare un classico del genere, considerato moltissimo negli states, ma assolutamente sottovalutato nel nostro paese. 

Il cofanetto distribuito da Koch Media è disponibile sia in Blu Ray che in DVD. L’edizione in nostro possesso è quella del video unboxing incorporato nell’articolo ed è la 3 Dischi Blu Ray con booklet incorporato in forma mediabook, che contiene una serie di saggi di approfondimento sulla genesi del film, oltre ad una serie di belle illustrazioni a colori. 

Esteticamente ricalca le edizioni già viste con i nostri unboxing (e linkate più in alto in questo paragrafo) di “Carrie” e “Il Tunnel dell’orrore”. Il box è un cartonato duro di alta qualità che contiene un mediabook con booklet embedded e tre dischi Blu Ray.

Oltre alle 24 pagine del booklet in doppia lingua italiano/inglese, gli extra presenti nei due dischi di contenuti speciali superano le cinque ore complessive. 

Il ritorno dei morti viventi, Disco 1 – il film e i “Talking Dead”

Il primo disco contiene il film, con scan 2k e trasferimento 1080p con codifica AVC in 1.85:1, per una resa video davvero notevole che ottiene il massimo dal trasferimento 35mm, mantenendone intatta allure e grana, sia a livello di definizione che colorimetrico. L’audio è DS-HD MA 2.0 italiano e inglese e un 5.1 solo in lingua inglese con sottotitoli italiani. Se disponete di un televisore non carrozzato con impianto home theatre consigliamo la prima opzione audio, mentre per valorizzare il lavoro di masterizzazione 5.1, in caso disponiate di un buon impianto audio, ovviamente la seconda opzione è quella migliore. Anche il disco numero 1 presenta alcuni extra, tra cui i trailer, inclusi quelli televisivi, il commento audio di Gary Smart, scrittore e autore di un saggio sul film, che qui conversa con il documentarista Chris Griffiths. Last but not least, l’ironica modalità “Talking Dead” inserita tra gli extra, ovvero la possibilità di vedere il film con una forma di commento visivo che materializza i pensieri degli Zombie sotto forma di fumetti.

Il ritorno dei morti viventi, Disco 2 – Documentari e making of

Il disco 2 è il primo della doppietta dedicata solamente ai contenuti speciali e contiene un documentario / making of intitolato “More Brains! A return to the living Dead“, girato da Bill Philputt sette anni fa e importantissimo per comprendere genesi, spirito e lavorazione del film di Dan O’Bannon. Quasi 120 minuti di durata complessiva per un’analisi completa su tutto il film che comprende interviste agli sceneggiatori e agli autori del film, a tutto il cast, la produzione, gli artisti del make up e degli effetti speciali. “I morti sono risorti” è il secondo documentario contenuto, decisamente più breve del primo, sintetizza in soli venti minuti quello che il lavoro di Philputt fa in modo completo. Rappresenta comunque un documento importante oltre ad essere il primo dedicato al film a vedere la luce, a venti anni dall’uscita (è infatti stato prodotto nel 2005). “Come fare un morto vivente”  è una featurette dedicata a William Stout, production designer e a Bill Munns, il mago degli effetti speciali. 

Il ritorno dei morti viventi, Disco 3 – La copia lavoro con 17 minuti in più

Il Disco 3 contiene una vera e propria chicca. La copia lavoro del film, mai programmata nelle sale né distribuita in home video. Una versione de “Il ritorno dei morti viventi” che include 17 minuti aggiuntivi. Qualità ovviamente da copia lavoro, quindi non aspettatevi la stessa resa del film restaurato. Questa versione del film viene presentata senza sottotitoli in lingua italiana, unico contenuto extra di tutto il lotto con questa mancanza. Al di là di questo è davvero un documento straordinario per capire alcune trasformazioni poi occorse in fase di montaggio, oltre a rappresentare l’unica possibilità per vedere sequenze altrimenti mai viste. “The Decade of Darkness” è un doc. di 25 minuti dove si fa il punto sul cinema horror di quel periodo interpellando artisti del calibro di Tom Holland, Stuart Gordon, Joe Dante e Cassandra Peterson, la sempre sexy Elvira, eroina dark della metà degli anni ottanta. 

Party Time: Il ritorno dei morti viventi in musica è un doc. di 30 minuti sulla colonna sonora del film, che come accennavamo in testa all’articolo, include una selezione del miglior post-punk ottantiano, tra garage e derive psych.  “Terre Sconsacrate: Una visita alle location del film dura solo dieci minuti ma ha il pregio di farci conoscere da vicino le location del film, mentre “Designing the Dead da ancora una volta voce e per quindici minuti al production designer William Stout e allo stesso Dan O’Bannon

 

La playlist della colonna sonora punk de “Il ritorno dei morti viventi” su Spotify

 

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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