[box title=”Stop a Greenwich Village di Paul Mazursky (DVD – Teodora/CG il Piacere del Cinema, 2012)” color=”#5C0820″]
Titolo Originale: Next Stop, Greenwich Village
Formato video: 16/9
Audio: Inglese Dolby Digital 2.0 | Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano
Extra:Vieri Razzini sul film | Trailer originale | Galleria fotografica
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Le strade di Greenwich Village sono strette e irregolari ma in tutta N.Y. sono le sole ad avere un nome. Il posto ideale per chi vuol farsene uno. Per Larry Lapinsky (Lenny Baker), giovane ebreo di origini polacche, il quartiere newyorchese è l’anticamera di Hollywood. C’è molto di autobiografico in questo film di Paul Mazursky e la freschezza dell’opera ne trae giovamento. L’avventura di Larry alla conquista di una carriera esula dagli schemi più abusati per aprirsi a una poetica di ampio respiro.
Non vale alcun iter prestabilito né il tipico succedersi di prove in progressione per il giovane di belle speranze che ambisce a diventare qualcuno. Nei caffè di Greewich Village l’arte è intessuta nell’esistenza e il sogno agognato un’occasione da saper cogliere al volo. Nessun traguardo è definitivo, non ci sono regole né garanzie perché è così che è funziona la vita. Carpirne il segreto è questione di attitudine e il gruppo di artisti che attorniano Larry subiscono il fascino e le inquietudini che si addicono ai flâneurs.
In questo senso il titolo originale- Next Stop, Greenwich Village– alludeva in modo più opportuno all’idea di processualità che attraversa tutto il film, dal gioco diegetico della metropolitana alla costruzione stessa dell’inquadratura. Strisce d’asfalto e binari bruniti sfondano la cornice irradiando linee di fuga mentre il protagonista corre e rimbalza tra gli appartamenti, vagola di notte sui marciapiedi o improvvisa con gli altri goliardiche processioni. Tra un balzo da guitto e un’imitazione di Brando, Larry si precipita attraverso gli eventi, esaltanti o tragici che siano, ora puntando dritto verso la meta, ora indugiando in improbabili reveries.
Lo circondano personalità eccentriche e bipolari, ciascuna sospinta da un intimo motore e interpretata da un cast d’eccezione. A un Christopher Walken ancora agli esordi nei panni dell’affascinante Robert Fulmer, dandy annoiato e amante compulsivo, si affiancano un Jeff Goldblum in ascesa e una già nota Lois Smith nel ruolo di Anita Cunningham, romantica delusa e aspirante suicida. Ma la performance più entusiasmante è senza dubbio quella della splendida Shelley Winters. La sua signora Lapinsky regala crisi esplosive di isterismo e possessività alternandole a momenti di straordinaria delicatezza. Mazursky la asseconda con devoto affetto e intesse un film originale, a tratti sopra le righe, miscelando gli spunti drammatici a una sana ironia. Inquadrature di taglio e prospettive in profondità esplorano la ricchezza degli ambienti articolati mentre gli occasionali riferimenti alla politica e all’attualità completano il quadro sociale dipinto dalle esperienze personali del gruppo.
E’ un omaggio sincero al quartiere che, fin dagli inizi del Novecento, è stato il centro della scena artistica di avanguardia, nonché fulcro di importanti movimenti sociali a partire da quello omosessuale. Flamingo Video lo ripropone adesso in DVD, in un’edizione qualitativamente godibile, comprensiva di trailer, galleria fotografica e del commento critico di Vieri Razzini.