[box title=”Stop a Greenwich Village di Paul Mazursky (DVD – Teodora/CG il Piacere del Cinema, 2012)” color=”#5C0820″]
Formato video: 16/9
Audio: Inglese Dolby Digital 2.0 | Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano
Extra:Vieri Razzini sul film | Trailer originale | Galleria fotografica
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Non vale alcun iter prestabilito né il tipico succedersi di prove in progressione per il giovane di belle speranze che ambisce a diventare qualcuno. Nei caffè di Greewich Village l’arte è intessuta nell’esistenza e il sogno agognato un’occasione da saper cogliere al volo. Nessun traguardo è definitivo, non ci sono regole né garanzie perché è così che è funziona la vita. Carpirne il segreto è questione di attitudine e il gruppo di artisti che attorniano Larry subiscono il fascino e le inquietudini che si addicono ai flâneurs.
In questo senso il titolo originale- Next Stop, Greenwich Village– alludeva in modo più opportuno all’idea di processualità che attraversa tutto il film, dal gioco diegetico della metropolitana alla costruzione stessa dell’inquadratura. Strisce d’asfalto e binari bruniti sfondano la cornice irradiando linee di fuga mentre il protagonista corre e rimbalza tra gli appartamenti, vagola di notte sui marciapiedi o improvvisa con gli altri goliardiche processioni. Tra un balzo da guitto e un’imitazione di Brando, Larry si precipita attraverso gli eventi, esaltanti o tragici che siano, ora puntando dritto verso la meta, ora indugiando in improbabili reveries.
Lo circondano personalità eccentriche e bipolari, ciascuna sospinta da un intimo motore e interpretata da un cast d’eccezione. A un Christopher Walken ancora agli esordi nei panni dell’affascinante Robert Fulmer, dandy annoiato e amante compulsivo, si affiancano un Jeff Goldblum in ascesa e una già nota Lois Smith nel ruolo di Anita Cunningham, romantica delusa e aspirante suicida. Ma la performance più entusiasmante è senza dubbio quella della splendida Shelley Winters. La sua signora Lapinsky regala crisi esplosive di isterismo e possessività alternandole a momenti di straordinaria delicatezza. Mazursky la asseconda con devoto affetto e intesse un film originale, a tratti sopra le righe, miscelando gli spunti drammatici a una sana ironia. Inquadrature di taglio e prospettive in profondità esplorano la ricchezza degli ambienti articolati mentre gli occasionali riferimenti alla politica e all’attualità completano il quadro sociale dipinto dalle esperienze personali del gruppo.
E’ un omaggio sincero al quartiere che, fin dagli inizi del Novecento, è stato il centro della scena artistica di avanguardia, nonché fulcro di importanti movimenti sociali a partire da quello omosessuale. Flamingo Video lo ripropone adesso in DVD, in un’edizione qualitativamente godibile, comprensiva di trailer, galleria fotografica e del commento critico di Vieri Razzini.