martedì, Novembre 5, 2024

The Auteurs diventa Mubi

Di una delle community più innovative dedicate al cinema ne avevamo parlato per primi in Italia; adesso The Auteurs è diventata MUBI ed è più bella di prima

Di The Auteurs, l’innovativa community lanciata con la collaborazione di Celluloid Dreams ne avevamo parlato a lungo e probabilmente per primi in Italia, quando il progetto era ancora nella sua fase beta. L’espansione del progetto The Auteurs ha avuto risultati oltre le aspettative mostrando il miglior spirito Europeista, tanto da arricchire il database e ovviamente anche i supporti istituzionali che includono il progetto Media della comunità Europea, il continuo e costante contributo di Criterion, che era già presente nella prima fase del progetto e l’aggiunta di una serie di partners tra cui la World Cinema Foundation di Martin Scorsese. Adesso “The Auteurs” si è tramutato in Mubi; la vecchia url www.theauteurs.com funziona ancora, ma ovviamente ha un redirect impostato sul nuovo indirizzo che è mubi.com. Se avete una vecchia Login per accedere alla community ” The Auteurs” l’accesso alla nuova interfaccia MUBI funziona correttamente, in caso contrario, ovvero nell’ipotesi che ancora non sappiate di cosa stiamo parlando, è necessario effettuare una registrazione gratuita presso questa pagina: http://mubi.com/signup . Una volta aggiornato il proprio profilo come in qualsiasi Social Network (foto, informazioni, registi e Auteurs preferiti) è possibile esplorare la library (menu FILMS) che rimane per certi versi uno dei punti di forza; se selezionate la funzione Available to watch in your area, dovreste visualizzare tutti i titoli visibili on demand, molti dei quali in modalità assolutamente gratuita, altri al costo medio di 3 euro; per evitare questo costo e risparmiare sulla quantità Mubi prevede l’acquisto di un pacchetto mensile per 12 euro dove è possibile vedersi tutto quello che si desidera per la durata, appunto,  di trenta giorni. Con una buona linea ADSL la qualità dello streaming è ottima in modalità tutto schermo anche su monitor FULL HD e per quanto riguarda la scelta dei titoli, ovviamente siamo completamente fuori dai canoni a cui ci hanno abituato le distribuzioni del nostro martoriato paese; in buona parte è possibile vedere titoli interessantissimi, capolavori passati per festival internazionali e che dalle nostre parti non hanno mai visto luce distributiva. Ma la novità di MUBI è l’implementazione delle funzioni legate alla community sociale; la sezione Notebook è una sorta di magazine sempre aggiornato, che è possibile seguire come qualsiasi blog, grazie ai feed preposti, Forums invece ( http://mubi.com/topics ) permette di partecipare ad una serie di discussioni dedicate al cinema, la sezione Festivals invece organizza semplicemente il database selezionando i titoli in base ai festival internazionali più importanti. Attraversano tutte le sezioni una serie di funzioni legate al networking che permettono di organizzare liste di film preferiti, di memorizzare le schede di film che si desidera vedere e che non sono presenti nell’archivio multimediale di MUBI, cercare utenti iscritti e farci amicizia, con un motore decisamente più versatile di quello presente su Facebook, che permette di scegliere in base alla città di provenienza; uno dei modi migliori per creare una community e scoraggiare la tristezza isolazionista dei profili fake spingendo l’accelleratore su una partecipazione di tipo positivo. Non poteva mancare l’interconnessione con Facebook e con Twitter; la prima in particolare permette di interagire con la propria bacheca e di re-pubblicare, come molte applicazioni di questo tipo, i flussi di informazione che passano attraverso MUBI. Se non ci siete, iscrivetevi, se ci siete, cercateci.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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