giovedì, Dicembre 19, 2024

This is england di Shane Meadows (DVD, officine UBU – 2011)

Officine ubu pubblica a metà novembre il DVD di This is England, l'ultimo film di Shane Meadows, la recensione del film a cura di Raffaele Pavoni...

“Estate 1983. Il momento per staccarsi dalla massa”. Questo lo slogan della locandina originale del film di Shane Meadows, in cui vediamo un gruppo di skinhead appoggiati a una lamiera di ferro. Locandina corale, titolo corale, film corale, una sorta di Amarcord di periferia, un album di fotografie adolescenziali tra cultura rudeboy, thatcherismo, grigie periferie londinesi, disagio adolescenziale, dinamiche di emarginazione, movimenti razzisti, risse, primi amori, famiglie assenti, percorsi di formazione e chi più ne ha più ne metta. Meadows nel suo flusso di coscienza si consacra al ruolo di artista-testimone; la storia del dodicenne Shaun è una semi-biografia, il cui punto di vista getta una luce inedita e non-giudicante sulla realtà sociale dell’epoca. L’adolescente è un barattolo vuoto, senza padre (morto nella guerra delle Falklands) e con una madre spesso assente (si presume), e il riconoscimento dei “grandi” lo getta in un mondo dal quale è affascinato prima e disgustato poi, in un doppio movimento inclusivo ed esclusivo, lo stesso compiuto dallo spettatore, che ben si identifica nel percorso di esperienza e conoscenza dello spaccato politico e sociale della gioventù skinhead inglese. Il problema è che questo spaccato non c’è, o quantomeno è poco sociale e men che mai politico. Il film è sincero nei propositi e nella resa storica e artistica: la grana del 16mm, la fotografia saturata e la colonna sonora ci proiettano in un universo spazio-temporale ricordato e ricreato con nostalgia e disincanto, e certi primi piani o intelligenti stacchi di montaggio (nelle scene di gruppo, soprattutto) dimostrano un’effettiva (e affettiva) sensibilità artistica ed un grande rispetto per i propri personaggi. Purtroppo l’opera si muove in direzioni diverse e opposte, saltellando tra fugaci esplorazioni verticali e la necessità (imposta?) di essere, appunto, uno spaccato orizzontale. E così, se nel miglior Loach (evidente punto di riferimento) la politica è tutt’uno con la storia narrata e il protagonista, anch’esso barattolo vuoto, prende lentamente coscienza dell’influenza del pubblico sul privato, qui la politica arriva così, a un certo punto, quasi controvoglia. E arriva nella figura di Combo, buzzurro del National Front appena uscito di galera, in realtà persona fragile e emarginata (ma guarda un po’…). Al contrario di quanto avviene, ad esempio, nell’ottimo Brotherhood di Nicolo Donato (recensito da questa parte su indie-eye) qui la narrazione non svela le contraddizioni dell’ideologia nazionalista (se non con facili cliché tipo la musica anglo-giamaicana dell’epoca come simbolo di interculturalismo), le contraddizioni arrivano da sé, il finale tragico arriva da sé, si scopre che il nazistone ha un rapporto difficile col padre e si arriva ad uno dei finali più didascalici e retorici del cinema contemporaneo. La politica non è il registro di Meadows, che con tutta la buona volontà non supera l’equazione nazionalista = persona frustrata, ed è un gran peccato che l’interessante percorso di crescita adolescenziale a metà del film sia brutalmente tradotto in un “England History X”. Per non parlare della Thatcher che appare a inizio film, riferimento storico che nulla aggiunge ad una storia lasciata a metà, utile semmai ad aggiustare il tiro di un film che si vuole totalizzante, che deve puntare tutto sulla coralità. Per intendersi, sarebbe come se “Ecce Bombo” Moretti lo avesse intitolato “Questa è l’Italia” e avesse chiuso il film con una bandiera tricolore lacerata.

This is England esce il 16 novembre 2011 per Officine Ubu
Audio Italiano 5.1 DTS & DOLBY D
Audio Inglese 5.1
Sottotitoli in italiano
Durata 101 minuti
Colore – 1,85: 1 – 16: 9
Contenuti extra (solo versione Sell):
Dietro le quinte (34’)
Scene tagliate (11’)
Interviste a Shane Meadows al BFI (49’),
Shane Meadows e James Wood (4’30”),
Mark Herbert – produttore (11’ 20”)
Fotogallery
Catalogo film Officine UBU
Data di uscita RENTAL: 16 Novembre 2011
Data di uscita SELL: 14 Dicembre 2011

Raffaele Pavoni
Raffaele Pavoni
Raffaele Pavoni (Piombino - LI, 15/04/1987) si è laureato in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo nel 2008, e ha ottenuto il diploma CESCOT di Tecnico Qualificato Documentarista nel 2009. Ha all'attivo documentari, cortometraggi, clip promozionali, collaborazioni con emittenti televisive e studi fotografici, partecipazioni a festival. Ha collaborato e collabora per varie testate web. Vive e lavora a Firenze.

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