[box title=”Tournée, Mathieu Amalric (Francia, 2010)” color=”#5C0820″]
Origine/Anno:Francia, 2010
Formato video: 16/9 1.85:1
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Making of | Trailer
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Corteggiato in patria da critica e tabloid- gli si attribuisce un allure da seduttore- Amalric ha conquistato il pubblico internazionale nel 2007 con la sua interpretazione in Lo scafandro e la farfalla e l’anno successivo con la parte del villain in Quantum of Solace. Più recentemente, si è mostrato sognatore represso in Pollo alle prugne e anarchico soddisfatto nel Cosmopolis di Cronenberg. Ma per Tournée è stato autore a tutto tondo, collaborando alla sceneggiatura e destreggiandosi a(ma)bilmente tra regia e recitazione.
Sarà per questo che il film gli somiglia. Vitale e malinconico, ironico e affascinante, Tournée ha incantato più di una platea, da quelle delle sale cinematografiche a quelle dei teatri presenti nel film, vero pubblico degli spettacoli dal vivo performati dalle protagoniste. Ad Amalric spetta la parte di Joachim, produttore mesto e stazzonato, deciso a tornare in Francia per riscattare i passati fallimenti, importando dagli Stati Uniti uno spettacolo di New Burlesque. Lo accompagna un gineceo di artiste splendenti, tra cui una una magnifica Linda Maraccini nei panni della burrosa Dirty Martini. Un corteo rutilante e festaiolo, sfacciatamente esuberante e intimamente tormentato come ogni compagnia che si rispetti. Nei corpi opulenti, esibiti e truccati, nell’orgogliosa mostrazione di sé trionfa l’affermazione dell’indipendenza. Il new burlesque si fa strumento di una femminilità liberata, di un’autonomia rivendicata e acquisita, gioiosa espressione di un’essenza irriducibile. Uno spettacolo di donne per le donne di cui Joachim si fa garante e promotore ma che trova in se stesso la propria ragion d’essere, in quei corpi splendidamente esposti, lontani da quello umiliato e battuto di lui.
A unirli irrevocabilmente c’è un bisogno comune di disobbedienza, un autentico istinto di provocazione contro il baratro ottuso delle convenzioni. Al mondo costretto in uniformi e divise, il tour delle performers offre il frutto proibito di maschere e paillettes, di piume di struzzo e nudi ammiccanti. Il conflitto sociale è inevitabile e, se il pubblico applaude estasiato, fuori dal palco la curiosità si trasforma in disprezzo rivelandosi in tutta la sua ipocrisia.
Amalric la tratteggia con delicatezza, fuggendo il didascalico per cullare il poetico- una su tutte la scena al distributore di benzina- senza negarsi parentesi beffarde. Il fil rouge della tournée nasconde la ricerca impacciata di un’appartenenza, la nostalgia di origini perdute e ripercorse invano: il fratello, i figli, un amore finito. Il muto senso di sradicamento è il secondo e definitivo punto di contatto tra il produttore e il suo entourage, condizione randagia dell’arte, in bilico tra pubblico e privato. Le singole esistenze non sono che intermezzi di un unico spettacolo che torna a dispiegarsi da palco a palco. La tournèe assorbe gli individui per farne un solo corpo, offre una famiglia e una patria itinerante e in cambio chiede appena la vita.
Il DVD distribuito da CG Home Video include il making of del film, complemento quantomai opportuno per un’opera che miscela realtà e finzione ad ogni livello, da quello diegetico a quello strettamente produttivo (lo stesso Amalric ha ripreso i veri spettacoli delle ragazze). Si tratta purtroppo dell’unico extra. Buona la definizione dell’immagine, mentre l’audio in Dolby Digital 2.0 nulla toglie alla colonna sonora del film senza però sopperire ai frequenti scompensi tra dialoghi sussurrati e musiche roboanti. Il film è godibile anche in italiano, ma per i puristi della lingua originale sono disponibili gli immancabili sottotitoli.