venerdì, Novembre 22, 2024

Twin Peaks – la serie evento. Gli otto blu ray della serie Showtime 2017: il video unboxing

Universal Home video entertainment Italia distribuisce il cofanetto dedicato a Twin Peaks 2017, la nuova stagione della serie culto diretta da David Lynch e scritta insieme a Marc Frost, di nuovo insieme dopo 25 anni dalla conclusione della seconda serie.

Il cofanetto include i 18 episodi della serie, oltre ad una nutrita dotazione di contenuti speciali disseminati per i i primi due dischi, il settimo ed infine l’ottavo, interamente dedicato ai dieci documentari che Jason S, sodale di Lynch, ha diretto sul set di Twin Peaks, cinque ore di totale full immersion nel metodo di lavoro lynchiano, condotte sulla falsariga delle due produzioni curate dal regista di origini indiane. ovvero il documentario intitolato “Lynch” e distribuito nel 2007 e  il più recente “David Lynch: The Art Life”

Twin Peaks La serie evento, il nostro video unboxing: guarda da vicino il cofanetto distribuito da Universal Home Video entertainment

*Prodotto omaggio stampa inviato dall’etichetta

Twin Peaks, la serie evento: la qualità dell’immagine Blu Ray

David Lynch ha girato Twin Peaks in digitale ad alta definizione e rispetto a quello che abbiamo visto questa estate sulle piattaforme on demand che hanno trasmesso i contenuti Showtime per l’Italia, la qualità degli otto dischi inclusi nel cofanetto è nettamente superiore e davvero sorprendente. Il discorso vale anche per l’audio, non solo l’incredibile lavoro di sound design curato dallo stesso Lynch, ma anche tutte le performance musicali incluse e che chiudono quasi tutti gli episodi, coinvolgendo numerose bands tra cui i Chromatics e una straordinario momento con i Nine Inch Nails. Il tutto grazie al formato loseless Dolby TrueHD 5.1 che consente di gustarsi ogni singolo dettaglio con il giusto impianto audio.

Twin Peaks la serie evento: più di cinque ore di contenuti speciali

Per quanto la maggior parte delle special features sia concentrata sull’ottavo disco del cofanetto, interamente occupato dai dieci documentari girati sul set della serie, sono presenti altri contenuti di qualità anche negli altri dischi.
Si comincia con il disco numero uno e con un documentario dedicato al “Fenomeno” di Twin Peaks e alla sua ricezione durante gli anni novanta. Uno speciale mandato in onda dalla stessa Showtime e diviso in tre parti distinte: Parte uno, la creazione, dove Lynch e Frost raccontano la genesi della serie originaria fino alla trasformazione della stessa in un fenomeno culturale. La seconda parte racconta proprio la crescita del culto attraverso i fan di tutto il mondo, mentre la terza e ultima parte introduce la forte richiesta da parte dei fan di una nuova serie, come antipasto per tutta la nuova serie.

Gli Extra del primo disco continuano con i promo trasmessi in televisione e al cinema, alcuni bellissimi e disturbanti, assolutamente Lynchiani nel privilegiare il rapporto complesso tra suono e immagine, interferenza e Sound Design.

Il secondo disco del cofanetto Twin Peaks contiene l’intero panel svoltosi al Comic-Con di San Diego nel 2017, con buona parte del cast e in assenza di Lynch e Frost; Q&A divertentissima con alcuni aneddoti da non perdere, tra cui quelli di Tim Roth, Kyle MacLachlan e l’incredibile intervento di Kimmy Robertson, mai così vicina al suo personaggio.

La lunga serie di contenuti speciali dedicati alla nuova serie comincia con il disco numero 7. Sono presenti alcuni documentari, tra cui quello che vede i vecchi protagonisti di Twin Peaks tornare più di venti anni dopo nei luoghi dove la serie originaria si ambientava, oltre a  brevi making of e frammenti di vita sul set, che introducono il disco più importante sotto questo aspetto, il numero otto.

L’ultimo disco del set, come accennavamo, include i 10 documentari di circa 30 minuti ciascuno, diretti da Jason S. Introdotti da brevissime elegie naturali, dove lo stesso Jason S. sorvola gli ambienti naturali che circondano i luoghi dove si svolge la serie, si immergono subito nel lavoro di David Lynch e della sua crew, tra discussioni, momenti esilaranti e frammenti di puro artigianato.  Sono proprio questi il cuore dei documentari, dove Lynch stesso si “sporca” letteralmente le mani con materiali industriali di varia natura, a testimonianza del suo incessante rapporto con la materia e con un modo di concepire l’immagine e il set, che mantiene ancora fortissima la sua qualità organica, nonostante il digitale.

Da questo punto di vista, se consideriamo la parsimonia con cui Lynch concede interviste legate ai segreti del suo cinema, le cinque ore filmate da Jason S. sono un vero e proprio regalo, non solo per i fan, ma anche per tutti coloro che vogliono approfondire un “metodo”. Lynch non svela, ma rivela molte cose del suo rapporto con i materiali, con l’inquadratura, con i formati dell’immagine, con la vita sul set, mentre emerge il rapporto sempre intenso e attento con gli attori.

Se da una parte, come rivela MacLachlan durante il panel del Comic-con, Lynch non consente variazioni sul programma, stabilendo una relazione più rigida di quello che possiamo immaginarci, con gli elementi di una scrittura certamente non tradizionale, la libertà espressiva che si respira sul set di Twin Peaks rivela un approccio empirico con l’immagine, nel tentativo di piegarla per raggiungere un obiettivo specifico; basta guardare il momento in cui Laura Palmer / Sheryl Lee levita verso l’alto nella loggia nera e il modo in cui Lynch cerca una soluzione che non sia artificiale, approcciandosi ai dispositivi di ripresa, anche quelli a formato ridotto, con modalità sensoriali e tattili.

Non si sente la mancanza di tasselli aggiuntivi, scene eliminate o di “missing pieces”, proprio perché vedere Mr. Lynch al lavoro con questa intensità è proprio il pezzo che mancava.
Indispensabile!

Redazione IE Cinema
Redazione IE Cinema
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