Il trenta novembre l’Unione Italiana Editoria Audiovisiva – Associazione di categoria facente parte di Confindustria (Univideo) ha diramato un comunicato relativo alla modifica dell’IVA nel settore audiovisivo entrando direttamente nel dibattito attuale che coinvolge le decisioni del governo per eliminare le agevolazioni di cui usufruiscono le televisioni satellitari a pagamento; in verità il comunicato di Univideo segue l’indicazione originaria della Commissione Europea di portare tutti quanti al 10%; questo il comunicato
Gli Editori Audiovisivi, cioè le imprese che pubblicano Dvd e Blu-ray disc per la vendita e il noleggio, cosi come le videoteche, hanno sempre diligentemente pagato l’Iva al 20 % nonostante sia indubitabile la loro funzione di operatori editoriali e di diffusori di cultura.
L’Unione Italiana Editoria Audiovisiva chiede da anni una parità di condizioni fiscali con i servizi televisivi e della cosiddetta società della informazione.
Fino ad oggi, infatti, l’Iva agevolata per le Pay tv e le telecom ha rappresentato una distorsione del mercato a sfavore dell’Industria degli Editori audiovisivi.
L’Univideo auspica che il Decreto venga modificato anche per la propria categoria di rappresentanza portando l’Iva al 10 %, considerando inaccettabile una revisione migliorativa solo per quelle imprese che fino ad oggi hanno goduto di un privilegio che ritenuto ingiusto e tale da falsare la concorrenza.