Gli Editori Audiovisivi, cioè le imprese che pubblicano Dvd e Blu-ray disc per la vendita e il noleggio, cosi come le videoteche, hanno sempre diligentemente pagato l’Iva al 20 % nonostante sia indubitabile la loro funzione di operatori editoriali e di diffusori di cultura.
L’Unione Italiana Editoria Audiovisiva chiede da anni una parità di condizioni fiscali con i servizi televisivi e della cosiddetta società della informazione.
Fino ad oggi, infatti, l’Iva agevolata per le Pay tv e le telecom ha rappresentato una distorsione del mercato a sfavore dell’Industria degli Editori audiovisivi.
L’Univideo auspica che il Decreto venga modificato anche per la propria categoria di rappresentanza portando l’Iva al 10 %, considerando inaccettabile una revisione migliorativa solo per quelle imprese che fino ad oggi hanno goduto di un privilegio che ritenuto ingiusto e tale da falsare la concorrenza.