Steven Spielberg Collection. Edizione Blu Ray (Koch Media) Video Unboxing
Esce domani 16 luglio grazie a Koch Media la collection dedicata a Steven Spielberg con tre dei suoi capolavori in versione DVD e Blu Ray.
Sugarland Express, 1941 Allarme a Hollywood e Always sono i tre titoli inclusi. Il cofanetto include anche la doppia versione di “1941”, quella destinata alle sale di 114 minuti e quella estesa di 140 minuti.
Sugarland Express è il primo film per il cinema tra quelli girati da Spielberg. Basato su una storia vera avvenuta nel 1969, racconta della fuga di una coppia con il figlio attraverso gli Stati Uniti verso Sugarland. Lui con quattro mesi di galera ancora da scontare, lei decisa ad intraprendere questo nuovo viaggio. Interpretato da Goldie Hawn, è un film che condivide l’estetica di film come Mean Streets, American Graffiti e Badlands, tutti realizzati nello stesso periodo ed è la transizione dello stesso Spielberg dalla televisione al grande schermo.
1941 Allarme ad Hollywood è il classico con Dan Aykroyd, Ned Beatty, John Belushi, Lorraine Gary, Murray Hamilton e Christopher Lee. Realizzato subito dopo “Lo Squalo” e “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, è la sua prima commedia. Racconta il panico che invase la città di Los Angeles subito dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, nel terrore che Hollywood e tutti gli Stati Uniti siano nel mirino. Il film fu scritto da due giovani sceneggiatori, ovvero Bob Gale e Robert Zemeckis e prodotto da John Milius.
Always – Per sempre è il film di Spielberg interpretato da Richard Dreyfuss, Holly Hunter, Brad Johnson, John Goodman. Include l’ultima apparizione sullo schermo di Audrey Hepburn e racconta di Pete, pilota addetto allo spegnimento degli incendi nelle foreste. Nel corso di una missione muore per un incidente, lasciando nella disperazione la fidanzata Dorinda. Una volta in cielo, accetta di fare da angelo custode all’amico Ted, non solo per trasmettergli la sua esperienza, ma anche per aiutarlo a conquistare Dorinda. Uno dei film più personali del regista americano, sospeso tra l’omaggio al cinema da lui amato, in questo caso una rilettura di un classico di Victor Fleming come “A Guy Named Joe” e allo stesso tempo un doloroso racconto sull’addio ai sogni e ai desideri dell’infanzia e sulla contemplazione della perdita.