Issa Lopez si serve di quella tradizione tutta latinoamericana nota come “realismo magico”, guardando in parte al primo Guillermo del Toro. “Tigers are not Afraid” usa la chiave fantastica per affrontare la piaga sociale che vede i bambini come vittime abbandonate in mezzo al flagello della guerra al narcotraffico scatenata in Messico. Realismo cupissimo e catarsi magica si intersecano in un’opera atipica e originale che nel 2017 ha ottenuto il maggior riconoscimento al Fantastic Fest.
Estrella e Shine guidano un trio di ragazzini, Tucsi (Hanssel Casillas), Pop (Rodrigo Cortes) e Morro (Nery Arredondo), in un Messico dilaniato dalla guerra al narcotraffico. Morro non parla a causa di un trauma e porta con se un tigra di pezza, adora ascoltare Shine mentre racconta la storia di una tigre che è scappata dalla sua gabbia e ora vaga per le strade dopo che gli Huascas hanno ucciso il suo ricco proprietario. Leggende metropolitane che consentono ai bambini di elaborare le proprie emozioni in un territorio di guerra. Mentre sfuggono dai sicari del boss locale, Estrella comunica con creature invisibili agli alti, grazie ai poteri extrasensibili di cui è portatrice. Veri o immaginifici che siano, questi doni consentono ai ragazzi di proteggersi da un mondo crudele e spietato.
López dirige i suoi giovani attori con talento naturalistico, pur cambiando spesso registro, tra realismo e cinema di genere. Lopez non si risparmia e non ci risparmia la visione di un mondo disumanizzato dove la violenza si acuisce in modo intollerabile quando ci avviciniamo al confine con gli Stati Uniti.
Le vittime della droga sono quelle che interessano al regista, consentendogli di offrirci una prospettiva politica chiarissima e assolutamente unica.
Midnight Factory, la label specializzata in horror di qualità pubblica la version DVD e Blu Ray del film a novembre 2020, entrambe le edizioni comprendono un booklet di 12 pagine con approfondimenti analitici sul film e il trailer originale