Secondo film per Cao Baoping, il primo, Trouble Makers è del 2005 e si è visto sempre al Far East Film 11 dopo esser stato congelato dalla censura per quasi quattro anni. The equation of love and death è un piccolo film mutante sulla perdita dell’orientamento nelle relazioni, immerso in una luce livida procede come un noir, un road movie, una commedia di situazioni sin troppo congegnata che si libera dall’armatura narrativa quando diventa cinema di corpi, performance e improvvisazione; Zhou Xun (già in Perhaps Love, Ming Ming…) è Li Mi, tassista alla ricerca del fidanzato di cui ha perso le tracce da circa quattro anni, questi continua a scriverle lettere, lei non si da pace e lo cerca mentre presta servizio per le strade di Kunming. Quando carica a bordo due disperati corrieri di eroina si innesca un dispositivo causale che da una parte imprigiona il film in un tipico congegno del destino drammatizzato, dall’altra capace invece di liberarlo in un racconto sfuggente, inafferrabile e che punta verso altri livelli quando Li Mi e il fidanzato si incrociano senza ri-conoscersi, in una serie di sequenze che scardinano il meccanismo e diventano finalmente dolorose. Pregi e limiti di un film, evidenti sin dalla sequenza iniziale, dove un aquilone digitale sorvola il raccordo di Kunming, libertà e prigione dei segni.
Di seguito una foto-gallery e il trailer.
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