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L’amica geniale di Saverio Costanzo – La Conferenza Stampa a Venezia 75

L’amica geniale di Saverio Costanzo (film fuori concorso) raccontato in Conferenza Stampa a Venezia 75

L’amica Geniale, Regia: Saverio Costanzo. Durata 120 minuti. Interpreti: Elisa Del Genio, Ludovica Nasti, Margherita Mazzucco, Gaia Girace. Sceneggiatura:  Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci, Saverio Costanzo. Montaggio: Francesca Calvelli. Fotografia: Fabio Cianchetti. Italia, Belgio. dal romanzo “L’amica geniale” di Elena Ferrante.

L’amica Geniale, sinossi:

Quando l’amica più importante della sua vita sembra essere scomparsa senza lasciar traccia, Elena Greco, una donna anziana che vive in una casa piena di libri, accende il computer e inizia a scrivere la storia sua e di Lila, la storia di un’amicizia nata sui banchi di scuola negli anni Cinquanta. Ambientato in una Napoli pericolosa e affascinante, inizia così un racconto che copre oltre sessant’anni di vita e che tenta di svelare il mistero di Lila, l’amica geniale di Elena, la sua migliore amica, la sua peggiore nemica.

Prima domanda per i produttori: raccontateci la genesi del progetto

Lorenzo Mieli (Produttore):

“La storia di questo progetto è tutta italiana, abbiamo comprato i diritti del libro di Elena Ferrante ed ho chiesto a Domenico Procacci (altro produttore) di portare la serie in tutto il mondo, proponendo il progetto ad HBO come progetto artigianale in lingua italiana (sarà la prima serie di HBO in lingua non inglese)”.

Domenico Procacci (produttore):

 “E’ scoppiata una “Ferrante for ever” e in tutto il mondo hanno cominciato ad amare i suoi romanzi, per questo abbiamo deciso di unire piu’ produzioni per arrivare a questo progetto. Ho ritenuto HBO il partner ideale per questo tipo di progetto. Anche la RAI mi sembra molto cambiata e ricettiva per progetti come questi che si inseriscono in un percorso di cambiamento molto interessante”.

Come avete lavorato sulla scrittura? Visto che avete lavorato anche con l’autrice.

Risponde il produttore Lorenzo Mieli

“Abbiamo lavorato andando tutti i giorni con l’autrice (di cui manteniamo la segretezza del personaggio) e l’abbiamo percepita come una garante dei testi. Pian piano ha aderito sempre di piu’ al progetto ed ha anche suggerito alcune parti, ma mai in difesa del libro ma cercando una bella trasposizione cinematografica, dimostrando grande fiducia in Saverio Costanzo.

Parlano le giovani protagoniste:

Come vi siete preparate a recitare in questo film?

“Non ci siamo preparate, siamo andate sul set cercando di essere piu’ possibile noi stesse. Saverio ci ha sempre dato una mano sostenendoci e dandoci tanti preziosi consigli”. (Ludovica Nasti).

“Sono stata molto aiutata perchè non parlavo il napoletano”. (Margherita Mazzucco).

Per Saverio Costanzo:

Rapporto tra libro e serie può parlarcene?

“E’ merito di Elena Ferrante che ha suggerito il mio nome ai produttori. Mi è stato proposto e non ho esitato un attimo. Un regista deve capire se il cuore del racconto è compatibile con quello che può mettere in scena. Mi piace ricercare sempre una verità drammaturgica e mi è piaciuto fin da subito questo progetto. Lavorare con le bambine l’ho vissuto come un privilegio non come un peso”. 

Per Saverio Costanzo:
C’è una citazione di “Roma città aperta” com’è nata l’idea.

“E’ una storia epica sull’amicizia questo film, che da locale diventa universale, è una storia sull’educazione. Il romanzo raccoglie una coerenza narrativa che le consente di raccontare tanti aspetti della vita, pur restando coerente con la storia dell’amicizia tra le due bambine. E’ una storia ricca di sentimenti veri. Lavorando sul film mi sono reso conto che la storia prende il via dalla maestra di una scuola elementare che davvero può cambiarti la vita. La passione di una maestra (Dora Romano) cambia la vita a due bambine, questo è forse il cuore della storia, il valore della conoscenza, dell’importanza dell’educazione e dei sentimenti.

“Riguardo alla citazione di Roma città aperta, non era stato previsto? Mi credete? Probabilmente no.. (scherza Saverio) ma siete catapultati in un riunione degli anni 50 di Napoli, un quartiere esuberante, nel film un artigiano falegname viene arrestato e la sua reazione è una reazione tipica dell’epoca, Rossellini ha preso dalla realtà questo fatto. Mi sono chiesto se era il caso di farlo, e ho deciso di si. E’ una citazione quasi involontaria frutto della realtà e di voler raccontare un quartiere napoletano degli anni 50″.

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