La seconda selezione in concorso è quella dei cortometraggi, veramente molto ricca: 48 film da 23 paesi, selezionati tra i 2206 iscritti. Soltanto due le opere italiane: una di fiction, 8/9 di Marco Gernone, e un’animazione, Qualcosa di mai visto, di Astutillo Smeriglia, mentre tante le opere di francesi, inglesi e sudamericani , quasi tutte di giovanissimi, molte sperimentali.
Quest ’anno inoltre l’evento speciale del festival è davvero speciale: una retrospettiva completa su Terry Gilliam, che apre, chiude e solletica numerose domande sul regista, e sul suo immaginario (titolo della sezione the Imaginarium of Doctor Gilliam ). La volontà è quella di sfatare anche alcuni luoghi comuni sull’autore, come quello che lo riconduce solo alle sue opere più famose (Paura e delirio a Las Vegas, Brazil, L’esercito delle dodici scimmie, riproposte comunque in versione originale nella sezione Regie), o alla saga di Monty Python. La sezione Molti Python raccoglie tutte le apparizioni del sestetto britannico al cinema, ma vuole far conoscere al pubblico italiano anche un altro lavoro televisivo del regista, mai trasmesso in Italia, Flying Circus.
Veramente una chicca la sezione Lost in La Mancha, che raccoglie tutte le produzioni atipiche che hanno avuto Gilliam come protagonista: Special televisivi, documentari, addirittura show televisivi dove Terry era il conduttore.
Per prepararsi all’evento può essere utile fare il simpatico test Quanto conosci Terry Gilliam? sul sito ufficiale del festival Molto interessanti anche le sezioni Colpe di Stato, documentari che denunciano i tanti soprusi e violazioni dei diritti umani attuati da governi di tipo democratico, e una rassegna che vuole indagare il mondo sconosciuto dei Gipsy Movies, pellicole provenienti dal mondo gitano, 8 appuntamenti con produzioni – tra le altre – da Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Serbia.
