Dal 4 al 10 dicembre 2009 si terrà a Firenze la nona edizione di River to River. Florence Indian Film Festival, fondato e diretto da Selvaggia Velo.
Il Festival, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India di Roma, si terrà presso il cinema Odeon di Firenze nell’ambito del contenitore dei 50 giorni di cinema promossi dalla Mediateca Regionale Toscana-Film Commission. La serata d’apertura del Festival di venerdì 4 dicembre avrà inizio al Museo Marino Marini di Firenze con l’inaugurazione della mostra Raja Ravi Varma, l’artista che cambiò il volto degli dèi a cura di Giovanni Aprile, dedicata al grande pittore indiano Raja Ravi Varma (1848-1906), di seguito, alle 20.30 al cinema Odeon, ci sarà l’apertura ufficiale del Festival con la performance dell’Apsara Dance Group e la proiezione in prima italiana dell’Opening Film, che racconta la vita del pittore Raja Ravi Varma: Rang Rasiya (Colours of Passion) del conosciutissimo regista indiano Ketan Mehta. Il regista Ketan Mehta e l’attrice Nandana Sen saranno presenti al Festival e incontreranno il pubblico dopo la proiezione del film.
LA RETROSPETTIVA
La retrospettiva di quest’anno sarà dedicata a Guru Dutt (1925-1964), uno dei grandi registi dell’Age d’Or del cinema del subcontinente, l’Orson Welles indiano degli anni ’50, scomparso prematuramente (alcolizzato e suicida) a 39 anni.
Sono stati selezionati tre suoi capolavori, che saranno visibili su pellicole originali grazie alla collaborazione con il Directorate of Film Festivals di Nuova Delhi: il poliziesco alla francese Aar Paar – Questo o quello (1954), la contrastata storia d’amore di Mr. and Mrs. 55 (1955) e l’autobiografico e struggente Kaagaz ke Phool – Fiori di carta (1959).
Verrà inoltre proiettato un documentario molto esaustivo sulla sua vita, In Search of Guru Dutt di Nasreen Munni Kabir, in cui viene descritta una personalità così unica e ricca di sfaccettature.
LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO
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A Heaven on Earth, ultimo film della nota regista Deepa Mehta (Fire, Earth e Water), in cui la protagonista Chand, trasferitasi in Canada per un matrimonio combinato, riuscirà a trovare un modo per salvarsi dal senso di isolamento che la circonda.
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Con un cast d’eccezione di cui fa parte anche Violante Placido, Barah Aana di Raja Menon racconta la storia di tre uomini in una Mumbai contemporanea che affrontano le difficoltà del quotidiano e si trovano, loro malgrado, coinvolti in un crimine.
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Kaminey, ultimo lavoro di Vishal Bhardwaj (regista di Maqbool già proiettato a River to River), è un pulp movie alla Tarantino in cui due gemelli molto diversi tra di loro cresciuti negli slum di Mumbai si separano, per poi ritrovarsi ad affrontare insieme politici, canaglie, spacciatori e poliziotti corrotti.
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Il sofisticato e visivo Khargosh di Paresh Kamdar, in cui la storia d’amore travolgente tra due ragazzi è raccontata e vissuta attraverso gli occhi di un bambino che fa loro da intermediario.
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Sooni Taraporevala, pluripremiata sceneggiatrice di Mira Nair, firma la regia di Little Zizou, in cui l’undicenne Xerxes Khodaiji, patito di Zinedine Zidane, ci offre un divertente affresco della comunità parsi di Mumbai in cui vive.
CORTOMETRAGGI IN CONCORSO
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Riti di passaggio e rivelazioni: un dodicenne che si sente umiliato per un rituale a cui è sottoposto (Vitthal di Vinoo Choliparambil), il controllo dell’acqua come metafora di interazione sociale in un villaggio indiano (Boond di Abhishek Pathak) e uno sguardo cinico – e induista – su una concezione romantica della felicità eterna (A Hindu’s Indictment of Heaven di Dev Khanna).
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Vite sospese e incontri tra culture diverse: una giovane donna che si trova a dover scegliere tra la libertà e una quotidianità rassicurante (Andheri di Sushrut Jain) un bambino hindu che attraversa il confine dal Pakistan all’India (Topi – The Cap di Arjun Rihan) e il dibattito sul velo islamico in una città come Parigi (Français langue étrangère – French for Foreigners di Kartik Singh).
DOCUMENTARI IN CONCORSO
L’India contemporanea, tra la povertà e la disperazione attuali e gli usi e i costumi di sempre:
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Children of God di Yi Seung-jun, toccante ritratto dei ragazzini di strada nepalesi costretti a derubare i cadaveri per sopravvivere.
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La toccante storia di un bambino indiano nato con un naso deformato simile a quello del dio elefante in Ganesh, Boy Wonder di Srinivas Krishna.
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L’antica tradizione dei kavad, santuari portatili di legno utilizzati per illustrare le gesta dei fondatori delle comunità locali, raccontata in Makers of Tales di Nina Sabnani.
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Wagah di Supriyo Sen mostra come in questa terra di frontiera al confine tra India e Pakistan ogni giorno migliaia di persone assistano allo stesso rituale.
Due storie in cui l’India interagisce e si confronta con il resto del mondo:
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I forti legami tra il fenomeno della mucca pazza, la crisi dei piccoli allevatori e il problema della fame a livello mondiale, raccontati in Mad Cow Sacred Cow dal regista indiano non vegetariano Anand Ramayya.
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The Aryan Saga diretto da Sanjeev Sivan fa delle scioccanti rivelazioni sul rapporto tra alcuni abitanti del Ladakh, ultimi discendenti della razza ariana, e delle giovani donne tedesche.
CLOSING FILM
Giovedì 10 dicembre sarà proiettato il Closing Film del Festival, Sita Sings the Blues di Nina Paley. In questo esilarante film d’animazione tre burattini raccontano la tragicommedia antica e moderna del Ramayana. La divinità Sita, costretta a vivere lontana dall’adorato marito Rama, canta le sue pene d’amore sulle note del blues, mentre la regista Nina si trova ad affrontare una separazione dal compagno che si è trasferito in India.
River to River. Florence Indian Film Festival è organizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Cinema, Regione Toscana e Mediateca Regionale Toscana-Film Commission, Consiglio Regionale della Toscana e Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, nonché di Ente Cassa di Risparmio di Firenze e India Tourism Office di Milano. Prezioso il sostegno degli sponsor Apt Firenze, Hotel Roma, Hotel River, Instyle e Swiss International Airlines e del media partner 35mm.it
Per tutta la durata del Festival sarà possibile assaggiare il cibo sublime dei cuochi del ristorante India di Fiesole nel nuovo Odeon Bistro.