La retrospettiva è curata da Tatti Sanguineti e Sergio Toffetti ed è costituita da un corpus di 30 film provenienti dai trentanni più vitali della storia del nostro cinema; gli anni tra il 1946 e il 1975. Film da riscoprire, titoli rimasti a lungo puri nomi nelle filmografie, in genere trascurati dalle storie del cinema. La retrospettiva permette di delineare due tracce, quella di un cinema che riflette le storie e le cronache dell’Italia che cambia, dal dopoguerra, al miracolo economico, alle contraddizioni sociali dello sviluppo; e la grande libertà di espressione lasciata a cineasti, spesso stretti tra i maestri e i mestieranti, che oggi ci appaiono come una vera e propria “nouvelle vague all’italiana”.
Tra i numerosi titoli da riscoprire si segnalano in primo luogo gli “antineorealisti”: film che usano il melodramma per incidere nella realtà storica e sociale del dopoguerra come Un uomo ritorna (1946) di Max Neufeld; La città dolente (1949) di Mario Bonnard ; Il grido della terra di Duilio Coletti (1949) . L’Italia del dopoguerra è ancora la protagonista nel “noir” Una lettera all’alba (1948), con Fosco Giachetti barone della cocaina in una Milano nera tratteggiata da Giorgio Bianchi come una dura e fredda metropoli americana, e nello straordinario “film sulle rovine” Il cielo è rosso (1950), debutto alla regia dell’attore/regista Claudio Gora e tratto dal romanzo di Giuseppe Berto.
Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato (1946 – 1975) ospiterà una giornata dedicata a “il ’68 in un giorno”, carrellata di film “eccentrici”, come il capolavoro di Carmelo Bene Nostra Signora dei Turchi, di cui la Cineteca Nazionale ha realizzato una versione lunga reintegrando le scene tagliate, premiato a Venezia nel 1968; Fuoco! di Gianvittorio Baldi, uno dei più interessanti esponenti del “giovane cinema italiano”, Flashback di Raffaele Andreassi, grande documentarista d’arte che qui si misura con un’onirica rappresentazione degli orrori della guerra con chiaro riferimento al Vietnam, e Toh è morta la nonna, divertissement di Mario Monicelli sullo spirito della contestazione e che si prende gioco del cinema di Elio Petri.
Questo il programma completo della retrospettiva:
Un uomo ritorna di Max Neufeld (1946)
Anni difficili di Luigi Zampa (1948)
Una lettera all’alba di Giorgio Bianchi (1948)
Il grido della terra di Duilio Coletti (1949)
La città dolente di Mario Bonnard (1949)
Il cielo è rosso di Claudio Gora (1950)
Processo alla città di Luigi Zampa (1952)
La donna del giorno di Francesco Maselli (1956)
Leoni al sole di Vittorio Caprioli (1961)
Una vita violenta di Paolo Heusch e Brunello Rondi (1962)
+ i provini per Padre selvaggio di Pier Paolo Pasolini (1962)
Agostino di Bolognini (1962)
Parigi o cara di Vittorio Caprioli (1962)
La cuccagna di Luciano Salce (1962)
I misteri di Roma (film collettivo) (1963)
La bella di Lodi di Mario Missiroli (1963)
Italia proibita di Enzo Biagi (1963)
I basilischi di Lina Wertmüller (1963)
Smog di Franco Rossi (1963)
Pelle viva di Giuseppe Fina (1964)
Un mondo nuovo di Vittorio De Sica (1964)
I mostri + due episodi inediti (1963) di Dino Risi
Lo Sceicco Bianco + scene inedite de Lo Sceicco Bianco di Federico Fellini (1952)
E il Casanova di Fellini? di Gianfranco Angelucci e Liliana Betti (1975)
+ Spot Banca di Roma con la voce di Fellini
La forza e la ragione di Roberto Rossellini (intervista a Salvador Allende) (1971)
Arcana di Giulio Questi (1972)
Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene (1968)
Fuoco! di Gianvittorio Baldi (1968)
Flashback di Raffaele Andreassi (1969)
Toh è morta la nonna di Mario Monicelli (1969)
L’italiana in Algeri di Emanuele Luzzati (1968) cortometraggio
Per alcuni film è prevista la presenza di “testimoni eccellenti” (registi, attori, sceneggiatori) e la presentazione in sala a cura di Goffredo Fofi.