22ª edizione
Sabato 28 giugno – Sabato 5 luglio 2008
Al cinema muto è dedicata Cent’anni fa, rassegna curata da Mariann Lewinsky e 1908, sezione che offrirà un panorama di produzioni nazionali, visioni dal mondo e attualità (dall’Olimpiade di Londra al terremoto di Messina) e superproduzioni culturali, come Gli ultimi giorni di Pompei e L’assassinat du Duc de Guise che verrà presentato, con l’accompagnamento musicale originale di Camille Saint-Saëns, nel corso della serata finale del festival, sabato 5 luglio, in un programma dedicato alle avanguardie.
La sezione più ampia è dedicata a Josef von Sternberg, “l’uomo che inventò Marlene Dietrich” (e della star vedremo appunto i sei film che Sternberg diresse in America: Morocco (Marocco, 1930), Dishonored (Disonorata, 1931), Shanghai Express (1932), Blonde Venus (Venere bionda, 1932), The Scarlet Empress (L’imperatrice Caterina, 1934) e The Devil Is a Woman (Capriccio spagnolo, 1935), di cui verranno proiettate anche tutte le opere appartenenti al suo periodo muto, meno conosciute, come The Salvation Hunters (1925) restaurata dall’UCLA, e Underworld (Le notti di Chicago, 1927), primo dei quattro film di Sternberg con George Bancroft.
Verrà mostrato anche un vivido ritratto dell’artista intervistato da André S. Labarthe, il creatore (insieme a Janine Bazin) della celebre serie Cinéastes de notre temps .
Star del muto nostrano del programma 2008 sarà Emilio Ghione (1879-1930), creatore di Za la mort e autore di I topi grigi , mentre verrà omaggiato anche un maestro del cinema sovietico: Lev Kuleshov, con la proiezione di molte opere meno conosciute, tra cui Il raggio della morte (1925), La canarina allegra (1929), Gorizont (1932) o Il grande consolatore (1933).
Per la sezione sonora, invece, è prevista una ricognizione sulla produzione della Warner negli anni ’30.Alcuni titoli: The Last Flight di William Dieterle (1931), One Way Passage di Tay Garnett (1932), Heroes for Sale di William Wellman (1933) Three on a Match di Mervyn LeRoy (1932) etc..
In occasione del centenario della nascita, una sezione del festival sarà dedicata ai film ispirati all’opera di Giovanni Guareschi, polemista e scrittore satirico, creatore di Don Camillo, interpretato al cinema dal francese Fernandel (a cui verrà dedicato a sua volta un mini-omaggio con due film di Marcel Pagnol) e Peppone, interpretato dal bolognese Gino Cervi. Verranno presentati i cinque film della serie Don Camillo, e La Rabbia (1962), film composto da due episodi contrapposti, uno diretto da Pier Paolo Pasolini e un altro dall’intellettuale di destra Guareschi .Due mostre fotografiche, allestite nella sala espositiva della Cineteca e nella sede della Fondazione Carisbo, saranno dedicate rispettivamente ai temi Don Camillo e Guareschi e il cinema.
Inoltre l’appuntamento con i Ritrovati e Restaurati. Alcuni esempi: The Springtime of Life (1912), diretto dal francese Paul Garbagni e interpretato da tre futuri maestri dell’epoca d’oro del cinema svedese – Sjöström, Stiller e Klercker; il primo film d’amore di Humphrey Bogart (Love Affair, 1932); La Bandera di Julien Duvivier (1934), due importanti film di David Lean, di cui il British Film Institute celebra il centenario, e il bellissimo documentario di Lionel Rogosin, Good Times, Wonderful Times (1966).