È Pedro Armocida il nuovo direttore della Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, indicata con il numero 50+1 proprio nell’anno dei cinquanta compiuti, immaginandosi una possibile ripartenza dopo la direzione di Giovanni Spagnoletti che ha guidato il festival dal 2000 al 2014 istituendo, tra le altre cose, tutta una serie di nuove sezioni tra cui quelle dedicate ai nuovi linguaggi del video.
Al centro della nuova edizione un evento speciale sugli esordienti italiani dell’ultimo quinquennio ma anche opere prime e seconde scelte nel panorama internazionale e “cercate in giro per il mondo – ha detto lo stesso Armocida – scelte per comporre un Concorso che ha sorpreso me e gli altri selezionatori per la capacità inaspettata di alcuni film di parlarsi tra loro”
Armocida in conferenza stampa ha anche cercato di offrire una nuova interpretazione della parola “nuovo“, nel tentativo di avvicinarla al mondo dei giovani che anche in passato è stato il punto di forza della Mostra. Sono da considerarsi parte di questa scelta la giuria del Concorso affidata agli studenti delle università e delle scuole di cinema, lo spazio dedicato ai nuovi discorsi critici presso il Centro Arti Visive Pescheria dove saranno mostrate nuove forme di critica e sarà stabilita una relazione diretta con gli autori.
Nell’intenzione di creare un festival plurale “condiviso con chi ci lavora e aperto a più voci” ha aggiunto Armocida, sono previsti anche eventi speciali come il reading dedicato a Pasolini che Pierpaolo Capovilla porta in tour già da qualche anno.
Le sezioni del festival includono “Esordi italiani. Gli anni 10 al cinema“, il Concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Micciché che comprende cinque titoli tutti in programma tra Piazza del Popolo e il Teatro Sperimentale: Paridan Az Ertafa-E Kam dell’iraniano Hamed Rajabi premio Fipresci e già presentato nella sezione Panorama della Berlinale, La Mujer de los perros dell’argentina Laura Citarella passato per Rotterdam e per il CPH PIX di Copenhagen, Un Jeune Poète del francese Damien Manivel già presentato a Locarno e Rotterdam e i cui corti, realizzati prima del suo debutto sulla lunga distanza hanno già ottenuto numerosi premi, La madre del cordero dei cileni Enrique Farías e Rosario Espinosa, selezionato anche dal festival di Valdivia e realizzato come film saggio per l’Universidad del Desarrollo; ed infine Petting Zoo della Texana Micah Magee.
La sezione Super 8 porta avanti alcuni stimoli che erano già stati affrontati in passato dal festival, in relazione al recupero dei formati a passo ridotto da parte di alcuni “ostinati” cineasti che vanno al di là della definizione “stretta” di found footage, producendo i propri film con materiali e dispositivi fuori mercato. I registi presentati nella sezione curata da Karianne Fiorini e Gianmarco Torri sono Livio
Colombo, Philippe Cote, Helga Fanderl, Jaap Pieters e Giulia Vallicelli.
Non mancheranno le tradizionali serate in Piazza tra cui segnaliamo quella d’apertura con Lo Squalo di Spielberg, l’anteprima de “La nostra quarantena” di Peter Marcias. Da segnalare la presenza di Paul Vecchiali e Krzysztof Zanussi che presenteranno al pubblico i loro ultimi film.
Because the night è il nome della sezione curata da Paola Cassano che si propone di raccontare la notte con tre film eterogenei tra cui il recente Victoria, di Sebastian Schipper in concorso alla scorsa Berlinale e sul quale Simone Buttazzi aveva scritto per indie-eye un articolo approfondito.
Tra gli appuntamenti consueti, torna la collaborazione con Olga Strada, curatrice della sezione Sguardi Femminili Russi quest’anno dedicata ad una serie di esordi cinematografici.
Nuova invece la sezione curata da Pierpaolo Loffreda e dedicata ai cortometraggi. Animania è il tema di questa edizione, legata all’animazione italiana contemporanea, prosecuzione ideale dell’ampia retrospettiva intitolata “Il Mouse e la matita“, programmata a Pesaro la scorsa edizione.
Spazio alla musica nell’ambito di un ricco dopofestival, dove tra le altre cose è prevista una serata curata da Anthony Ettore in collaborazione con la Trovarobato di Michele Orvieti che darà spazio ai semiseri Musica per Bambini.