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Adentro mío estoy bailando (The Klezmer Project) di Paloma Schachmann e Leandro Koch: recensione, Berlinale 73 – Encounters

Paloma Schachmann e Leandro Koch alla ricerca delle radici yiddish e della musica klezmer, in un viaggio che li conduce nella regione storica della Bessarabia, tra Ucraina, Romania e Moldavia, a cavallo tra il Covid e l'inizio delle ostilità russe nella guerra di invasione contro l'Ucraina. Il film è stato presentato nella sezione Encounters della Berlinale 73. Il film ha ottenuto il Premio GWFF per la migliore opera prima alla Berlinale

Paloma Schachmann e Leandro Koch hanno presentato alla 73. Berlinale, nella sezione Encounters, il loro Adentro mío estoy bailando (titolo in inglese: The Klezmer Project), film in sospeso tra road movie e documentario musicale su melodie klezmer che stanno scomparendo, oltre che, involontariamente, su luoghi di lì a poco travolti dalla guerra.

Entrambi attori protagonisti, co-registi, autori della sceneggiatura e tra i produttori di un film fortemente voluto, per il quale hanno investito diversi anni per lo sviluppo e il funding.

Quando nell’aprile del 2020 le riprese in Ucraina ebbero finalmente inizio, il COVID irruppe e costrinse la troupe a interrompere e posticipare i lavori per oltre un anno e mezzo. Così, è stato proprio nel breve lasso di tempo tra fine della pandemia e scoppio della guerra di invasione dell’Ucraina da parte della Russia che il film è stato girato, divenendo testimonianza involontaria della quotidianità e della cultura dell’ospitalità di quei luoghi oggi sconvolti dalla guerra.

Il film ha inizio a Buenos Aires. Il cameraman Leandro, giovane argentino di origine ebrea si guadagna da vivere filmando matrimoni ebraici. A uno di questi conosce Paloma, una clarinettista klezmer che accompagna con la sua band le cerimonie nuziali. Anche Paloma è ebrea e – al contrario di Leandro, privo di interesse per questa religione – è impegnata a riscoprire le radici culturali della sua famiglia attraverso la pratica della musica klezmer e l’apprendimento dell’yiddish, lingua storica dell’ebraismo askenazita dell’Europa centrale e orientale.

Leandro è attratto da Paloma e per rendersi interessante ai suoi occhi le racconta del suo progetto di girare un documentario sulla musica klezmer. Ovviamente, il giovane s’inventa tutto di sana pianta con la speranza di rivedere Paloma, ma è con questa bugia che il meccanismo drammaturgico del film si avvia e con esso il viaggio che condurrà Leandro, Paloma e gli spettatori nella regione storica della Bessarabia, tra Ucraina, Romania e Moldavia.

Questa regione è a tutt’oggi un vero e proprio melting pot nel cuore dell’est-Europa e fino alla Seconda Guerra Mondiale era anche abitata da comunità ebraiche. Qui ebrei e rom vivevano a stretto contatto ed è per questo che melodie klezmer dimenticate riecheggiano ancora nella musica dei musicisti rom più anziani.

Il film si fa anche portavoce della tesi secondo cui la graduale scomparsa dell’yiddish e della sua cultura sono il diretto risultato delle politiche culturali perseguite dal sionismo e dallo stato di Israele. Gli autori sottolineano come, mentre prima della Seconda Guerra Mondiale la maggior parte degli ebrei rifiutava il sionismo e solo il 3% era emigrato in Palestina, dopo l’Olocausto le idee sioniste si imposero massivamente culminando nella fondazione dello stato di Israele.

Ciò comportò anche conseguenze dirette per l’yiddish: il nuovo stato vedeva in questo la lingua dell’esilio e decise di adottare come lingua ufficiale l’ebraico. Le forme di manifestazione culturale legate all’yiddish vennero stigmatizzate e così, col passare dei decenni, questa lingua ricca di letteratura, musica e tradizioni culturali prese a scomparire. Anche se questa problematica viene esplicitamente introdotta, non costituisce tuttavia un asse portante del film, che vuole essere e resta una dichiarazione d’amore per la cultura yiddish e la musica klezmer.

Nel complesso, Paloma Schachmann e Leandro Koch ci rendono partecipi con Adentro mío estoy bailando della ricerca di cultura e musica quasi scomparse e propongono in modo intelligente, sensibile, giocosamente ironico e mai pretenzioso una riflessione sulle radici identitarie della comunità ebraica argentina odierna.

Adentro mío estoy bailando di Leandro Koch, Paloma Schachmann (Austria, Argentina 2023 – 117 min)
Interpreti: Leandro Koch, Paloma Schachmann, Perla Sneh, Rebeca Yanover, César Lerner
Sceneggiatura: Leandro Koch, Paloma Schachmann
Fotografia: Leandro Koch, Roman Kasseroller
Montaggio: Leandro Koch, Javier Favot

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Christian Del Monte (Matera, 1975) è scrittore e fotografo. Sue passioni: cinema, linguaggi visivi, storiografia, caos
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