Torna la rassegna dedicata alla cinematografia elvetica nella cornice di Palazzo Trevisan degli Ulivi. Settima edizione per una manifestazione di qualità dedicata al Cinema Svizzero, uno dei principali in Italia dedicato a questo specifico panorama culturale.
Con la direzione artistica di Massimiliano Maltoni partirà oggi 5 marzo, proseguendo poi fino a domenica 11 marzo: 12 lungometraggi, di cui 6 in anteprima e oltre 20 ospiti, tra registi, attori, produttori, professionisti ed esperti, a presentare i film e incontrare il pubblico.
Tra i film selezionati:
Non ho l’età, del giovane regista ticinese Olmo Cerri, e Siamo Italiani, autentico capolavoro del cinema del reale, firmato a sei mani nel 1964 da Alexander J. Seiler, Rob Gnant, June Kovach.
Film d’apertura, il 6 marzo, Contro l’ordine divino di Petra Volpe. Presenterà il film l’attrice Marta Zoffoli, nota al pubblico televisivo e cinematografico, già interprete per Fausto Brizzi e Woody Allen.
Di Milo Rau, Das Kongo Tribunal, presentato all’ultimo Locarno Festival-
Cinema al femminile per l’8 marzo: Jacqueline Zünd presenterà Almost There; la giovane regista e attrice Lisa Brühlmann accompagnerà il pubblico alla visione della sua folgorante opera prima, Blue My Mind, romanzo di formazione violento e poetico.
Lo schermo di Palazzo Trevisan si accende venerdì 9 con due film on-the-road. Calabria, di Pierre-François Sauter e Cercando Camille, opera prima dell’attrice e regista Bindu De Stoppani
Si prosegue il 10 marzo all’insegna della collaborazione con le Solothurner Filmtage, con due film che arrivano dall’ultima edizione del festival. Willkommen in der Schweiz, documentario firmato da Sabine Gisiger; Vakuum, film profondo ed essenziale, segna il ritorno a Venezia della giovane e talentuosa regista Christine Repond
Nella giornata di chiusura, domenica 11 marzo, sono i pinguini di Hans-Ulrich Schlumpf a farla da padroni, in un grande classico del cinema svizzero presentato in versione restaurata: Il congresso dei pinguini, che già nel 1993 lanciava grida sull’intervento distruttivo dell’uomo nei confronti del pianeta. In chiusura, uno dei film svizzeri più celebrati dell’anno, Tiere, di Greg Zglinski, reduce dal successo alla Berlinale 2017