Si è chiuso domenica scorsa allo Spazio Alfieri di Firenze il Clorofilla film festival. Dopo cinque mesi di proiezioni per un totale di 55 serate, 50 lavori proiettati, 11 località coinvolte e tante presentazioni di libri, il festival di cinema promosso da Legambiente, ha concluso il suo percorso nella sala fiorentina dove tra documentari e ospiti si sono conosciuti i vincitori di questa edizione.
Per i documentari ha vinto “A tempo debito” di Christian Cinetto, una storia ambientata in carcere che ha colpito per la capacità di raccontare i tanti personaggi e le loro storie. Per i corti è stato premiato “Bellissima” di Alessandro Capitani, un lavoro che pone l’accento sulla comunicazione “virtuale” resa in questo caso dalla conversazione dei due protagonisti attraverso un muro e i condizionamenti sociali che spingono a non accettare il proprio corpo.
Una menzione speciale tra i corti è andata a “El mostro. La storia di Gabriele Bortolozzo” di Lucio Schiavon e Salvatore Restivo, per la poesia e la bellezza delle immagini d’animazione. Menzione di Legambiente al documentario “Don’t flush your freedom” di Federica Miglio e Alessandro Turci, per il messaggio positivo riguardante le possibili soluzioni nel campo della bioarchitettura.