Un’edizione completamente segnata dal nuovo Dcpm del 18 ottobre, la quindicesima della Festa del Cinema di Roma. Nessuna possibilità di accedere al red carpet da parte del pubblico, che potrà comunque assistere dalle gradinate situate alle spalle della cavea, prenotando un posto. Gli stessi giornalisti e addetti ai lavori sono collocati lungo il red carpet in una postazione apposita, sottoposta alle regole di distanziamento vigenti.
Ci si chiede a cosa e a chi serva continuare a “sfilare”, in un momento come questo, dove la re-invenzione dei grandi eventi sarà necessaria anche e soprattutto post-covid.
Gli spettacoli cinematografici, i concerti e gli eventi teatrali, sono quelli potenzialmente più controllabili, a partire dai processi telematici di bigliettazione, nonostante questo, con l’ultimo decreto si è deciso per un numero standard di 200 persone al chiuso e 1.000 all’aperto. Mentre la Sala Petrassi può accogliere fino a 196 persone, la Sinopoli arriva fino a 424, perdendo quindi 224 posti, in base alle regole del decreto.
Il distanziamento di un metro in sala viene garantito dal blocco effettivo dei posti non disponibili, con un sistema che va oltre il normale cartello di avviso.
La prenotazione avviene attraverso APP ufficiale oppure attraverso il sito della Festa del Cinema.
Gli addetti di sala provvederanno a vigilare e controllare la situazione in sala, per preservare le condizioni si sicurezza minime, con possibile intervento sui presenti, in caso di comportamenti sbagliati, tra cui mancato rispetto del distanziamento e l’uso errato della mascherina, non conforme alle norme di protezione vigenti.
La Festa del Cinema di Roma, esattamente come la Mostra del Cinema di Venezia, in controtendenza con i maggiori festival internazionali, ha deciso di non optare per la forma diffusa. Non offre quindi la possibilità di fruire alcuni titoli su piattaforme online dedicate.
Anche per la stampa, niente piattaforme. A questo proposito, l’ultimo Festival di Toronto ha approntato uno strumento online per consentire ai soli giornalisti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza, così da garantire un maggior numero di posti per il pubblico e un servizio di documentazione, analisi e promozione dell’evento, più capillare ed efficiente.
Spostarsi e raggiungere la Festa del Cinema di Roma con i mezzi pubblici è con molta probabilità più rischioso dell’ingresso in sala. Nessun controllo per evitare affollamento su Metro e Autobus, servizio non potenziato, assembramenti pericolosi sui veicoli durante le ore di punta, capienza che supera l’80 per cento consentito, cinquanta per cento delle scale mobili fuori uso, con conseguente spostamento degli assembramenti all’interno dei corridoi di collegamento.
(Foto ad uso gratuito su licenza Pexels)