Dopo la prima edizione del 2018, il Festival del Cinema Filippino in Italia, ritorna alla Casa del Cinema di Roma il 21 e il 22 settembre 2019 con una nuova rassegna ad ingresso libero di film provenienti dal paese del sud-est asiatico.
Organizzato dall’Ambasciata delle Filippine a Roma, dalla succursale di Roma del Sentro Rizal, e dal Film Development Council of the Philippines (FDCP), il Festival intende promuovere la cultura filippina in Italia e sviluppare un legame interpersonale più profondo tra gli oltre 160.000 filippini residenti nel paese e il popolo italiano. Il Festival attesterà le capacità creative dei filmmaker e dei narratori nella loro produzione di storie tipicamente filippine ma con dei temi universali.
“La seconda edizione del Festival del Cinema filippino – dichiara l’Ambasciatore delle Filippine in Italia, Domingo Nolasco – è parte delle attività nate in occasione del Centenario del cinema filippino. Vogliamo proporre dei film intimi che mostrino i valori delle Filippine e, allo stesso tempo, la nostra eccellenza nel cinema e nella narrazione”. “I film che proponiamo quest’anno – continua l’Ambasciatore – sono diversi tra loro e presentano vari aspetti della società filippina. Quest’anno proietteremo, ad esempio, Lugta ke Tamama di Kevin Piamonte, un documentario sulla popolazione indigena Aeta, vissuta tradizionalmente a Boracay, una delle mete turistiche più frequentate delle Filippine. Il film racconta l’impatto del turismo e del sovrasviluppo sugli Aeta”.
Tutti i film saranno proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano e inglese, eccetto I’m Drunk, I Love You che ha solo sottotitoli in inglese.
“Vogliamo che il Film Festival rafforzi i rapporti culturali tra le Filippine e l’Italia. Ci sono più di 160.000 filippini che vivono e lavorano in Italia. Il Festival è un’opportunità di approfondire la conoscenza culturale tra la nostra gente e un’occasione per mostrare le meraviglie delle Filippine”, conclude l’Ambasciatore.
PROGRAMMA
SABATO 21 SETTEMBRE
h 16.00 Lugta Ke Tamama (La Terra di Dio) di Kevin Piamonte (2017), 62’
versione originale con sottotitoli in italiano e inglese (Replica, 22 settembre ore 19)
Nell’isola di Boracay, una delle principali mete turistiche delle Filippine, vive la popolazione indigena degli Aetas che occupa il più piccolo dominio ancestrale nel mondo. Con l’arrivo dei turisti nell’isola e con il conseguente sovrasviluppo, gli Aetas rischiano di essere esiliati da Bocaray per sempre.
h 19.30 Distance (Distanza) di Perci Intalan (2018), 100’
versione originale con sottotitoli in italiano e inglese
PROIEZIONE RISERVATA AI SOLI INVITATI
Liza sta ancora patendo il dolore causato dalla perdita dell’amore della sua vita, quando riceve una visita inaspettata: suo marito Anton, lasciato cinque anni prima. Questi, senza fare domande e senza condizioni, la invita a ritornare nella sua vita e in quella dei loro due figli. Ma appena Liza ritorna alla sua famiglia, improvvisamente tutti sembrano in difficoltà.
h 21.40 Mamang di Denise O’Hara (2018), 86’
versione originale con sottotitoli in italiano e inglese
Al crepuscolo della sua vita, Mamang lotta contro la demenza per continuare a vivere con suo figlio Ferdie. Le sue condizioni peggiorano e comincia a rivivere il suo passato: il matrimonio, l’infanzia e tutto quello che le accade nel frattempo. Si vedrà costretta a prendere la decisione di rimanare sana o lasciare che la sua mente vaghi.
DOMENICA 22 SETTEMBRE
h 16.00 I’m Drunk, I Love You (Sono ubriaca, ti amo) di JP Habac (2017), 140’
versione originale con sottotitoli in inglese
Qualche giorno prima del diploma, due amici studenti, Carson e Dio, partono per un ultimo viaggio “on the road” durante il quale cercano di stabilire cosa provano veramente l’uno per l’altra. Ma, ad essere sinceri, non si tratta di una storia d’amore.
h 19.00 Replica Lugta Ke Tamama (La Terra di Dio) di Kevin Piamonte (2017), 62’
h 21.00 Hintayan ng Langit (Aspettando il Paradiso) di Dan Villegas (2018), 90’ versione originale con sottotitoli in italiano e inglese
Dopo essere morta a sessant’anni per una complicazione del diabete, Lisang resta a lungo nella sala d’aspetto del Purgatorio creando problemi alle altre anime in attesa. Quando finalmente può lasciare la sala d’aspetto e proseguire, scopre con sorpresa che nella stanza accanto alla sua c’è Manolo, un suo ex-fidanzato deceduto da poco.