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Il Festival di Cannes apre le porte ai senza tetto per proteggerli dal Coronavirus

I senza tetto che vivono per le strade francesi, secondo le stime più recenti sono circa 12.000. L’impatto che il Coronavirus potrebbe avere su di loro è incalcolabile, non solo per le condizioni igieniche in cui vivono, ma anche per le patologie di cui spesso soffrono. Il Palais cannense ha deciso di aprire le proprie porte per accogliere le persone in difficoltà durante il blocco nazionale.
Vengono messi a disposizione più di ottanta posti, ma anche alcune cucce per i cani che spesso accompagnano la cittadinanza senza fissa dimora.

Lo staff oltre a garantire tutti i protocolli di sicurezza in linea con le normative di distanza sociale, si serve di un sistema di controllo della temperatura simile a quello attivato negli aeroporti. All’interno della struttura è stata organizzata una zona pranzo, un box doccia e uno spazio comune con televisione e giochi. In una grande stanza e lungo tre file sono stati disposti i letti da campo.

Dominique Aude-Lasset, vice-direttore dei servizi urbanistici di Cannes, ha dichiarato qualche giorno fa che un’iniziativa di questo genere, può tranquillamente essere allestita in un luogo solitamente riservato a convegni ed eventi artistici, perché più di tutto questo “la priorità, attualmente, è la protezione delle persone più vulnerabili”.

Il progetto del governo francese di mettere a dispozione più di 2000 camere d’albergo su tutto il territorio nazionale per ospitare i senza tetto, fa parte di una strategia che dovrebbe colmare quel vuoto lasciato dalle organizzazioni benefiche, costrette a chiudere i battenti proprio a causa della crisi epidemiologica.

(Foto ad uso gratuito, licenza Pexel)

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